Polisonnografia contro i disturbi del sonno: cos’è, perché farla

Esami come la polisonnografia possono indagare e aiutare a risolvere la maggior parte dei disturbi del sonno: la dott.ssa Laura Rossetti, titolare delle farmacie Rossetti, e il suo staff hanno dato il loro parere di esperti spiegando di che si tratta e i vantaggi che si ottengono nell’eseguirlo in farmacia:

La polisonnografia è un test diagnostico a cui si sottopongono gli individui con disturbi del sonno. Durante la notte, mentre il paziente dorme, il polisonnigrafo – ovvero un orologio al quale viene collegato un apparecchio per la registrazione dei livelli di ossigeno nel sangue ed una cannula con una forcella nasale – rileva e registra alcuni parametri fisiologici fondamentali come il battito cardiaco, la respirazione e i livelli di ossigeno. In base a come tali parametri evolvono durante la nottata, un medico specializzato in malattie del sonno è in grado di stabilire il disturbo di cui soffre l’individuo sotto esame.

I rischi del test sono minimi e la preparazione all’esame è estremamente semplice in quanto non richiede alcune speciale precauzione (a poche ore dall’esame è sufficiente astenersi dall’assunzione di alcolici e cibi o bevande contenenti caffeina, che potrebbero alterare i risultati). Il sonno è caratterizzato da due fasi principali, che si susseguono l’una all’altra per diverse volte (4-5 cicli di circa 90 minuti ciascuno): la fase non-rem, o sonno ortodosso, e la fase rem, o sonno paradosso. Solo la corretta alternanza tra queste due fasi garantisce un riposo ristoratore.

I parametri fisiologici registrati dal polisonnigrafo durante il sonno notturno sono le onde cerebrali (cioè l’attività del cervello), i livelli di ossigeno, il battito cardiaco e la respirazione. In base ai risultati del test un medico specialista delle malattie del sonno può pianificare la terapia più opportuna per il singolo paziente. Il medico stesso può consigliare la polisonnografia qualora abbia dei sospetti di:

  • Sindrome delle apnee notturne, ovvero delle interruzioni temporanee della respirazione
  • Disturbi del movimento correlati al sonno (quali ad esempio la sindrome delle gambe senza riposo (RLS) e i movimenti periodici degli arti inferiori)
  • Narcolessia, una malattia neurologica che causa ripetuti attacchi di sonno e una continua sensazione di sonnolenza diurna. Chi ne soffre, si addormenta più volte nell’arco dell’intera giornata, anche quando è occupato in attività coinvolgenti
  • Disturbi del comportamento durante la fase non-rem come per esempio il sonnambulismo e il risveglio confusionale
  • Insonnia cronica, ovvero l’incapacità di dare continuità al sonno notturno.

La polisonnografia ovviamente si esegue di notte, comodamente a casa propria. Il giorno stesso in cui si richiede l’esecuzione dell’esame, il paziente deve recarsi in farmacia dove il farmacista, dopo una breve intervista, imposterà il dispositivo per far sì che la registrazione cominci poco prima dell’inizio del sonno. Il paziente dovrà solamente indossare il dispositivo mezz’ora prima di andare a dormire, mentre l’apparecchio rimarrà in funzione tutta la notte registrando i parametri, senza disturbare il sonno.

Il giorno dopo verrà riconsegnato il dispositivo alla farmacia, la quale scaricherà i dati della registrazione e li invierà telematicamente ad un centro specializzato. I risultati dell’esame vengono analizzati prima da un tecnico del personale e poi da un medico specializzato in malattie del sonno. Il medico invierà il referto alla farmacia in modo tale che il paziente possa consegnarlo al proprio medico di base con il quale possa discutere degli esiti dell’esame e pianificare una terapia qualora risulti necessario attuarla.

Perché eseguire l’esame in farmacia? Perché l’esame viene eseguito in casa propria, evitando l’agitazione del paziente di doversi addormentare in un luogo sconosciuto. Altro vantaggio è quello di evitare i tempi d’attesa degli appuntamenti del Cup. Basterà avvertire la farmacia il giorno prima dell’esecuzione dell’esame per prenotare l’utilizzo dell’apparecchio.

Polisonnografia contro i disturbi del sonno: cos'è, perché farla

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