Smalto gel le rovina la vita: perde una mano ma non riceve rimborsi

Una ragazza ha subìto danni permanenti alla mano dopo una manicure con smalto gel: per lei nemmeno un rimborso, cos’è successo e tutti i commenti del web.

Ardiana Krasniqi si è rivolta ad un centro estetico di Selvazzano, in provincia di Padova, per una banalissima manicure. Doveva farsi applicare dello smalto gel sulle unghie, ricorrendo ad un trattamento che viene eseguito praticamente ogni giorno su numerose clienti. Lei però è stata decisamente più sfortunata delle altre vista la drammatica conclusione della vicenda. Quando le è stato tolto il gel ha cominciato ad avvertire prima un fastidio e poi un vero e proprio dolore all’unghia dell’anulare sinistro. Evidentemente doveva essersi sviluppata un’infezione ma il titolare del centro estetico ha minimizzato la cosa rassicurando Ardiana e dandole qualche consiglio.

Secondo lui sarebbe stato sufficiente immergere la mano in una soluzione di acqua e sale per bloccare l’infezione. Peccato che non sia stato così: l’unghia peggiorava ogni giorno di più e il dolore si faceva via via più insistente. La donna si rivolse così al pronto soccorso dell’ospedale di Padova per una visita specialistica. Lì, un dermatologo ha svelato finalmente cosa stava accadendo: perionissi cronica al quarto dito della mano sinistra. Insomma, i danni alla mano sono diventati permanenti e hanno condizionato definitivamente la vita della povera Ardiana.

Prima dell’incidente lavorava come barista e assistente alla piscina ma ora non può più dedicarsi a queste attività poiché la ferita potrebbe infettarsi a contatto con l’acqua, peggiorando una situazione già critica. Purtroppo Ardiana non ha ricevuto alcun rimborso per l’incidente che le ha rivoluzionato la vita. La colpa di tutto è da imputare al personale del centro estetico: lo smalto gel le era stato applicato da una stagista e le rassicurazioni del proprietario le hanno fatto perdere tempo prezioso, a detta dell’assicurazione. Quest’ultima si rifiuta di pagare poiché sostiene che tra l’incidente e la richiesta di rimborso siano passati troppi mesi. “Questa situazione che mi impedisce di continuare a svolgere il mio lavoro dovrà tenermela a vita, chiedo almeno di essere risarcita dall’assicurazione”, ha dichiarato la ragazza alla stampa locale.

Sul web in molti hanno commentato il fatto dando la colpa ai pericoli dei trattamenti in gel, sconsigliandone l’utilizzo e giudicando negativamente chi vi ricorre. C’è stata poi qualche estetista specializzata che ha speso parole più oggettive: la ricostruzione in gel, se fatta con mestiere, è esteticamente gradevole e può aiutare a combattere l’onicofagia e altre problematiche dell’unghia ma si tratta di un trattamento delicato che dev’essere curato nei minimi dettagli. La povera Ardiana l’ha scoperto a proprie spese ma il monito deve giungere a tutti: è necessario rivolgersi sempre a studi specializzati che conoscono ogni tecnica e sappiano risolvere qualsiasi effetto collaterale, a prescindere dal trattamento specifico che ci si appresta a scegliere.

Smalto gel le rovina la vita: perde una mano ma non riceve rimborsi

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