Epatite A, boom a Napoli a causa delle cozze: come consumarle in sicurezza

In provincia di Napoli preoccupazione alta per l’epatite A: casi triplicati in un anno a causa del consumo errato di cozze. Come comportarsi per non correre alcun pericolo.

Il boom di epatite A nella regione Campania, con particolare riferimento alle province di Napoli e Caserta, ha catturato l’attenzione e preoccupa inevitabilmente i medici. I casi sono aumentati in modo esponenziale, triplicandosi rispetto al 2016. La causa è da ricercarsi nel consumo errato delle cozze, oltre al persistere della mancanza di igiene (avrebbero un peso anche le abitudini sbagliate come ad esempio non lavarsi le mani dopo essere andati in bagno). Le ragioni alimentari convergono nelle cozze e nelle vongole che da tradizione vengono consumate 365 giorni l’anno. Questo gustoso alimento piace a tutti ma ovviamente è ad alto rischio epatite se non si rispettano alcune precauzioni.

Il rischio è legato ad una caratteristica principale di questi molluschi, considerati a tutti gli effetti degli “organismi filtratori” che utilizzano le branchie appunto per filtrare l’acqua: è da lì, infatti, che ricavano i nutrienti. L’inquinamento del mare comporta infezioni nei consumatori, con enterite, salmonellosi ed epatite A in prima linea. Ciò non significa che ci si debba trovare al bivio secondo il quale o ci si arrende al contagio o si rinuncia a cozze e vongole. L’importante, infatti, è seguire alcune precauzioni che allontanano i rischi e mettono in sicurezza questi tradizionali alimenti.

Prima di tutto è importante comprare cozze e vongole in supermercati di fiducia che rispettino la catena del freddo. Sulle confezioni dev’essere presente il marchio CEE e sulla conchiglia non deve risultare alcuna opacità. All’apertura, deve fuoriuscire del liquido incolore e non acqua torbida. I molluschi, per essere considerati davvero freschi, devono essere vivi: le valve devono risultare chiuse o chiudersi al tocco. Se non si aprono affatto è meglio buttarle, mentre la cottura deve essere prolungata così da uccidere il maggior numero di agenti patogeni e gustarsi questo cibo con serenità, certi di non correre alcun rischio.

Epatite A, boom a Napoli a causa delle cozze: come consumarle in sicurezza

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