Il colesterolo buono non è così buono: ricerca shock cambia tutto

Alcuni ricercatori affermano che il colesterolo buono in realtà aumenta il tasso di mortalità e sarebbe da evitare proprio come il colesterolo cattivo. Ecco la ricerca (durata 6 anni) che mischia tutte le carte in tavola.

Da sempre nel campo della nutrizione si separa il colesterolo cattivo da quello buono. Il primo va tenuto sotto controllo per tutta la vita, il secondo invece si dimostra utilissimo per espletare alcune funzioni dell’organismo. A quanto pare però le carte in tavola sono destinate ad essere stravolte da una ricerca durata ben 6 anni. A condurla sono stati gli scienziati dell’Università di Copenaghen, Danimarca, i quali hanno analizzato per tutto questo arco di tempo un nutrito gruppo di volontari (116mila individui in totale) e ne hanno recentemente pubblicato gli esiti sulla rivista European Hearth Journal.

Dallo studio è emerso che gli uomini con quantità molto elevate di colesterolo buono nel sangue (Hdl) presentavano una probabilità del 106 per cento di morire prematuramente rispetto agli uomini con livelli di colesterolo buono nella norma. Alle donne va leggermente meglio: 68 per cento di possibilità. Ben altra storia, però, nei soggetti con livelli medi di colesterolo Hdl: per loro il tasso di mortalità risultava più basso. Insomma, lo scenario tracciato sembra ribaltare il credo diffuso per decenni secondo il quale il colesterolo buono poteva contrastare quello cattivo.

La funzione principale del colesterolo buono, infatti, era proprio questa: impedire al colesterolo cattivo di formare placche nelle vene, favorendo la circolazione e prevenendo così infarti e ictus. Se è vero che in ambito medico qualsiasi principio può essere ritenuto valido solamente fintanto che un nuovo principio (magari opposto) viene alla luce, lo studio condotto a Copenaghen rischia di confondere parecchio le idee a medici e pazienti. Il colesterolo buono va quindi trattato alla stregua di quello cattivo? Oppure i danni per il corpo sono comunque accompagnati da alcuni benefici? I ricercatori, una volta scoperchiato il vaso, hanno tutta l’intenzione di andare fino al fondo della vicenda.

Il colesterolo buono non è così buono: ricerca shock cambia tutto

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