Un’intossicazione da botulino ha messo a repentaglio la vita di due studenti fuorisede: avevano ricevuto delle conserve fatte in casa dai genitori ma hanno cominciato subito ad accusare dolori addominali e vertigini. Cause e sintomi.
Di solito si è portati a ritenere gli alimenti commerciali molto meno sicuri rispetto a quelli fai da te, percepiti come sani e privi di controindicazioni. Se in linea di massima possiamo confermare la condanna a conservanti e coloranti, vanno specificati alcuni dettagli fondamentali per la salute delle persone. Per farlo è sufficiente raccontare la vicenda che ha messo a repentaglio la vita di due studenti fuorisede. Uno dei due aveva ricevuto delle conserve e dei prodotti sott’olio dai genitori, che glieli avevano mandati per farlo sentire a casa e aiutarlo nella gestione quotidiana dei suoi pasti.
Inutile dire che gli studenti hanno apprezzato il gesto e ne hanno approfittato immediatamente per mangiarli insieme. Peccato che in un barattolo era presente un pericoloso batterio che ha causato loro un’intossicazione da botulino. I due ragazzi hanno avvertito immediatamente un malessere caratterizzato da crampi addominali, vertigini e vomito. L’immediato ricovero ha portato ad una diagnosi rapida e ad una cura altrettanto tempestiva, migliorando le loro condizioni. I due ragazzi al momento sono fuori pericolo e la brutta esperienza dovrebbe concludersi in modo positivo ma, qualora avessero aspettato più tempo prima di rivolgersi ad un medico, le conseguenze sarebbero state sicuramente molto più gravi.
Nessuno mette in dubbio la buona fede dei genitori che hanno creato le conserve (probabilmente la responsabile dell’intossicazione da botulino era una passata di pomodoro) e nemmeno la genuinità dei prodotti a chilometro zero. Eppure la produzione industriale deve sottostare per legge a vincoli e accortezze che inevitabilmente garantiscono una maggiore sicurezza. Va bene quindi il fai da te, purché cerchi di seguire le medesime accortezze.
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