Bimbo di 2 anni grave in ospedale: era con i nonni ma la colpa è del papà

Bimbo di 2 anni grave in ospedale per aver ingerito il metadone del padre: i nonni lo hanno portato in fretta al Pronto Soccorso ma la situazione è apparsa grave sin dal principio.

Bimbo di 2 anni grave in ospedale, accolto immediatamente dal Misericordia di Grosseto. Lo hanno portato in tutta fretta i nonni per appurare le cause di un malore che ha portato alla perdita di conoscenza del piccolo. In un primo momento gli accertamenti volti a capire cosa lo avesse colpito sembravano non arrivare mai ad una conclusione. L’esame che ha fornito l’agognata risposta è stato l’ultimo al quale si potesse pensare: quello tossicologico. Il bambino infatti è risultato positivo alle sostanze stupefacenti e, in particolare, al metadone. Alla scoperta sono seguite ore angosciose poiché la tenera età del paziente ha reso la situazione molto più critica.

Il tempo per fortuna si è rivelato un valido alleato e la terapia cui è stato sottoposto il bambino si è rivelata efficace: al momento è fuori pericolo e la sua situazione è in continuo miglioramento nonostante il piccolo sia da tenere costantemente sotto osservazione per evitare ricadute. Inutile dire che i carabinieri hanno acquisito immediatamente i certificati dell’ospedale e vogliono chiarire una situazione che deve essere sciolta in ogni suo dettaglio. Le prime ipotesi che spiegherebbero l’incidente sono legati al padre del bambino, tossicodipendente. Con ogni probabilità il piccolo deve aver approfittato di un momento di distrazione per prendere il metadone. Quello che è accaduto dopo è purtroppo ben documentato.

Bimbo di 2 anni grave in ospedale: era con i nonni ma la colpa è del papà

Per fortuna la disavventura non dovrebbe comportare alcuna conseguenza nel bambino, il quale probabilmente non si è nemmeno reso conto del pericolo che ha corso. Il metadone è un oppioide sintetico utilizzato in medicina come analgesico ma anche per ridurre l’assuefazione in caso di dipendenza da stupefacenti. Gli effetti collaterali comportano depressione circolatoria, arresto respiratorio, shock cardiaco e via dicendo: figurarsi quindi quale poteva essere l’esito della vicenda su un bambino di soli 2 anni. Il padre dovrà rispondere ad alcune domande ma per il momento bisogna solamente ringraziare la prontezza di spirito dei nonni e, ovviamente, quella del personale medico del Pronto Soccorso.

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