Musica e bimbi: il Maestro Paniccia spiega i benefici per la loro salute

Musica, salute, bambini: un tris di elementi che possono fare la differenza in molte fasi della crescita. Oltre a rivelarsi fondamentale nel trattamento di alcune patologie psichiche e neurologiche (basti pensare alla Musicoterapia), la musica si rivela efficace anche nel correggere atteggiamenti sbagliati quali timidezza, asocialità o indisciplina. Insomma, la discussione è più ampia di quanto non si creda e VelvetBody ha chiesto il parere di un esperto per saperne di più. Ecco cosa ci ha raccontato il Maestro Francesco Paniccia, laureato al Conservatorio di Bari e attualmente impegnato in alcune produzioni teatrali nonché nel campo dell’insegnamento.

In che modo la musica può aiutare l’apprendimento dei bambini?
La musica aiuta a strutturare il pensiero dei bimbi nell’apprendimento delle abilità linguistiche, matematiche e spaziali; essa è in grado di influenzare l’organismo modificando lo stato emotivo, fisico e mentale: tale fenomeno viene denominato “effetto Mozart” ed è stato studiato dal punto di vista medico dal dott. Alfred Tomatis. L’effetto Mozart è in grado di esaltare le abilità cognitive, attraverso lo sviluppo del ragionamento, in quanto la musica acustica è composta da frequenze che vanno a stimolare regioni del cervello ricche di neuroni, rendendole più attive e produttive.

Che musica va preferita e in che modo va somministrata?
L’ascolto della musica di Mozart e della Classica in generale è utilissimo. Vi fu un importante esperimento effettuato, nel 1993, da Gordon Shaw e Frances Rauscher, e pubblicato sulla rivista scientifica Nature: 84 studenti appartenenti ad un collegio parteciparono ad una delle tre condizioni a seguire per la durata di 10 minuti; il primo gruppo ascoltò la “Sonata per due pianoforti in re maggiore” di Mozart, il secondo gruppo ascoltò una cassetta di musica rilassante, il terzo gruppo non ascoltò musica (silenzio). Questi giovani completarono poi una prova di ragionamento spaziale tratta dal test di intelligenza “Stanford-Binet”. I risultati indicarono che gli studenti che avevano ascoltato il pezzo di Mozart, avevano ottenuto risultati di 8-9 punti più alti degli altri.

Musica e bambini: il Maestro Paniccia spiega i benefici per la loro salute
Il Maestro Paniccia si esibisce con la sua piccola allieva Maria Chiara

Come influisce la musica sul carattere di un bambino e fino a che punto è possibile correggere alcuni atteggiamenti sbagliati?
L’applicazione alla musica da piccoli è molto formativa. Essa è una sfida quotidiana ad affrontare la difficoltà e superarla.  Inoltre agevola il rispetto e l’apertura all’altro, sia che questo si chiami “maestro” o “pubblico”,  sia che si tratti dell’amichetto con cui fare musica d’insieme. Così l’elemento musicale favorisce la cooperazione, il confronto, la “simpatia” e la tolleranza reciproca.

Bambini con handicap: che tipo di terapie esistono basate sulla musica?
Il bambino Michel Petrucciani aveva una grave disabilità ed è diventato, da adulto, uno tra i pianisti jazz più importanti del ‘900. La cecità di Stevie Wonder non gli ha impedito di diventare un gigante del pop. Entrambi hanno definito “fondamentale” il ruolo della musica nelle loro vite. Poi c’è la Musicoterapia, che consente ai bimbi affetti da handicap ed autismo di comunicare le proprie emozioni attraverso un linguaggio immediato e non-verbale, con la possibilità di fare importanti progressi sul piano clinico.

Un consiglio: in che modo i genitori dovrebbero integrare la musica nel processo di crescita dei figli?
Innanzitutto facendogliela ascoltare, senza barriere di genere (purché sia di qualità) e partendo dalla fase prenatale. In seguito avviando il proprio bambino allo studio di uno strumento musicale. Quest’arte è una benedizione che fa bene alla comprensione delle cose, alla salute dell’anima, alla vita!

Photo credits Matteo Nardone

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