Tumore al polmone, scoperta choc: potrebbe causarlo un virus

Il tumore al polmone potrebbe essere causato da un virus, il che metterebbe tutti in pericolo. La scoperta arriva da Harald Zur Hausen, premio Nobel per la Medicina nel 2008.

I polmoni sono una parte del corpo particolarmente delicata: non a caso assolvono al vitale compito di respirare. Al tempo stesso rappresentano un organo martoriato: tra fumo, smog e infezioni, non è raro soffrire di patologie respiratorie di varia natura. La novità che arriva da Vienna, e precisamente dalla conferenza dell’International Association for the Study of Lung Cancer, è davvero preoccupante. Ad avanzarla è un nome illustre del settore: Harald Zur Hausen, premio Nobel per la Medicina nel 2008.

Si è partiti da una domanda: cosa causa quel 10-15 per cento di tumori che si sviluppa in chi non ha mai fumato? La risposta a quanto pare non risiede nei geni, bensì nei virus. Le infezioni virali, batteriche o fungine potrebbero favorire la comparsa del carcinoma polmonare, sebbene il quadro clinico generale non sia ancora del tutto chiaro agli esperti. L’idea del professor Hausen è questa: alcuni virus o batteri presenti negli animali, una volta infettato l’uomo diventano cancerogeni perché provocano mutazioni. Nulla di assurdo, tant’è che l’ipotesi è stata subito appoggiata anche da Marco Alloisio, presidente della sezione Lombardia della Lega Italiana per la Lotta contro i tumori.

Tumore al polmone, scoperta choc: potrebbe causarlo un virus

Alloisio ricorda come siano i virus ad indurre alcuni tumori (tra cui quello alla cervice uterina), per cui è lecito sospettare lo stesso iter anche per quello ai polmoni. Al momento non ci sono veri supporti scientifici, eppure le sue dichiarazioni non lasciano sereni: “La possibilità teorica che da un’infezione si possa arrivare al tumore esiste: l’infezione infatti provoca uno stato di infiammazione che può diventare cronica e agire su geni oncosoppressori, facilitando il passaggio da cellula sana a cellula con displasie e da questa a una cellula tumorale“, ha dichiarato Alloisio. Proprio le infiammazioni avrebbero portato all’aumento delle probabilità dei tumori, tant’è che si sta dando molta importanza agli studi di chemioprevenzione con aspirina: diminuire gli stadi infiammatori – in attesa di ricerche più dettagliate sulla correlazione virus/tumore – può essere il primo passo per salvarsi la vita.

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