“Tornassi indietro non farei figli”, parole forti di mamme pentite

Non tutte le donne sono disposte a mettere da parte carriera e hobby per dedicarsi a famiglia e figli. Alcune lo fanno ma poi, guardandosi indietro, provano risentimento. Le parole dure di alcune mamme pentite.

Un figlio ti cambia la vita… ma non per forza in maniera positiva, a ben sentire le testimonianze di alcune mamme pentite. Sicuramente bisogna affrontare sacrifici, ingenti spese economiche, preoccupazioni e quant’altro serva per permettere loro di nascere e crescere. Se per molti non è un peso e sono pronti a giurare che un sorriso del proprio figlio vale più di qualsiasi rinuncia, lo stesso non si può certo dire per tutti i genitori del mondo. Il BBC Magazine ha raccolto una serie di testimonianze piuttosto dure, accumunate dalla stessa consapevolezza di fondo: “Tornassi indietro non farei figli”. Eccone qualcuna.

“Amo molto i miei due bambini, ma se potessi tornare indietro non li avrei. Non solo sono costosi: crescere i figli ha un prezzo per la carriera, a meno che le donne non aspettino di averli oltre i 35 anni. Ci sono tante ragioni per provare la gioia di essere mamma, ma io mi sento esausta e insoddisfatta”.
“Non sono mai stata in gamba con i bambini… e non lo sono ancora. Il mio bambino ha 6 anni e faccio ancora fatica a relazionarmi a lui e ai suoi amici. Non mi piace essere una madre, e non mi adatto bene in questo ruolo“.
“Se potessi tornare indietro nel tempo e dire a me stessa che cosa significa essere madre, sono sicura che non li avrei avuti. I momenti meravigliosi sono solo una percentuale molto piccola. Senza di loro avrei avuto i soldi, la libertà e molte meno preoccupazioni”.

"Tornassi indietro non farei figli", parole forti di mamme pentite

“Ho 50 anni e sono a pezzi […]. La maternità sicuramente non è per tutti e solo perché abbiamo l’attrezzatura non significa che abbiamo la disposizione. Ho dato tutto quello che potevo, ha fatto tutto il necessario, ma era una ‘gioia’? No. Se tornassi indietro non avrei mai figli”.
“Mentre sto scrivendo questo mi sento in colpa perché dovrei essere riconoscente. Dovrei aggiungere qualche frase di gratitudine tipo: ‘È difficile, ma vale la pena’. Ma non posso. Perché non so se è così”. L’istinto materno è in crisi?

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