Gemelli siamesi finalmente separati: la loro reazione quando si guardano

Sono nati gemelli, per di più siamesi, ma grazie ad un’operazione chirurgica sono stati separati. La loro mamma immortala il momento in cui si guardano l’un l’altro per la prima volta e la foto commuove il web.

Jadon e Anias sono due bambini piccoli (hanno poco più di anno) nati con una caratteristica speciale: erano gemelli siamesi, attaccati l’uno all’altro dalla testa. Dopo 13 mesi dalla loro nascita i loro corpi sono stati separati grazie ad una lunga e complessa operazione chirurgica: tutto è andato per il meglio, il recupero sarà lento ma poi i due bambini potranno condurre una vita normale. Mamma Christine è commossa nel realizzare che davvero è accaduto il miracolo e ha potuto gioire di un dettaglio in particolare: lo stupore e l’amore che hanno provato i suoi figli nel realizzare di essere ‘in due’.

Sì, perché i suoi bambini hanno potuto guardarsi reciprocamente in viso per la prima volta solo essersi ripreso dall’operazione. Christine ha avuto la giusta prontezza per immortalare il momento ed ha scattato una fotografia che non verrà dimenticata facilmente né dai diretti interessati né dall’intero popolo del web. Quando si guardano, Jadon e Anias lo fanno con gli occhi sgranati e la bocca aperta, come a dire “Ehi ma ci sei anche tu!”. La donna ha condiviso la foto su Facebook, commentando con una frase semplice e liberatoria: “Per oltre 13 mesi ho sognato questo momento”. La rete si è commossa e ha abbracciato virtualmente sia Christine che i suoi gemelli speciali.

Gemelli siamesi finalmente separati: la loro reazione quando si guardano

E pensare che all’inizio si nutrivano ben poche speranze di sopravvivenza per i due bambini, nati con una rara malformazione congenita chiamata craniopagus parasiticus. Nella maggior parte dei casi questa sindrome porta alla formazione di un solo gemello, mentre l’altro si riduce ad una testa unita a quella del fratello. Nel 40 per cento dei casi si finisce con l’abortire, mentre in caso di nascita le aspettative di vita si riducono a 24 ore nel 33 per cento dei casi. Christine è stata fortunata: la sua gravidanza è stata portata a termine, i suoi figli sono stati ufficialmente separati e staranno bene. Inoltre, particolare da non sottovalutare affatto, si vogliono già un gran bene.

Photo credits Facebook

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