Allarme difterite in Italia: panico per le nuove epidemie

Dopo anni di assenza, la difterite è tornata a far paura. Accertato il primo caso in Italia, i medici non hanno dubbi circa il colpevole da additare: il calo delle vaccinazioni nei bambini.

Le malattie infettive fanno scattare subito l’allarme è provocano scompiglio, soprattutto quando coinvolgono anche i più piccoli. Il motivo è semplice: da un singolo caso ad un’epidemia il passo potrebbe essere breve, considerando la facilità con la quale avvengono i contagi negli asili e nelle strutture pubbliche. Così il primo caso di difterite in Italia ha generato spavento e immensa preoccupazione. A parlarne è Walter Ricciardi, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss): “L’ho già detto pubblicamente, ma non posso dire dove”. Il medico, tuttavia, qualcosa ha tenuto a specificarlo (e non si tratta di buone notizie): “Con il calo delle vaccinazioni obbligatorie per volontà dei genitori ci si aspetta l’arrivo di casi di poliomielite e difterite, in aggiunta a quelli di pertosse e morbillo che già abbiamo”.

La soglia di vaccini sotto alla quale non bisognerebbe scendere è del 95 per cento, come richiesto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms). Tale cifra garantirebbe una certa immunità e permetterebbe di tirare una grosso sospiro di sollievo. Il problema è che il dato si è fermato al 93,5 per cento, con alcune regioni che si attestano ben al di sotto di quanto auspicato. Considerando che il virus è aldilà dell’adriatico, proprio nella vicina Albania, l’allarmismo è più che mai giustificato.

Allarme difterite in Italia: panico per le nuove epidemie

La difterite, da definizione, è una malattia infettiva acuta e contagiosa. Essa deve essere obbligatoriamente dichiarata entro 12 ore dal suo accertamento. La tossina prodotta può causare complicanze tipiche quali il miocardite e paralisi dei nervi, fino alla morte. Qualche mese fa in Belgio un bambino di 3 anni è morto proprio a causa di questa malattia: non era vaccinato. Data la delicatezza della questione, ogni giudizio etico sull’opportunità o meno dei vaccini deve essere congelata: ciò che va tutelata è prima di tutto la salute di grandi e piccini. Se la difterite è tornata ad affacciarsi dopo un silenzio durato 30 anni, evidentemente qualcosa è andato storto.

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