Bambino vomita e muore. Ecco perché hanno accusato i genitori

I genitori hanno responsabilità immense sui figli, soprattutto quando sono piccoli. Una coppia di Brisbane, Australia, è stata accusata di omicidio in seguito alla morte del loro piccolo Tyrell. Ma cos’è successo esattamente per arrivare a tanto?

Tyrell Cobb aveva solo 4 anni e la sua morte sconvolge davvero nel profondo, soprattutto perché il piccolo non stava affatto male. Al contrario, godeva di buona salute. Tuttavia una sera, all’improvviso, ha cominciato a vomitare una sostanza verde. Sua madre lo ha trovato sul pavimento della loro abitazione, privo di conoscenza. La corsa verso l’ospedale è stata spasmodica, eppure l’intervento dei medici non è servito a niente. Il bambino è morto a soli 4 anni. Ma purtroppo quello che dalla stampa locale è stato definito come un ‘decesso shock’, in realtà nasconde una realtà persino più devastante.

I medici che si sono occupati di Tyrell e che hanno cercato di salvargli la vita si sono ritrovati di fronte ad uno spettacolo a dir poco macabro. Il corpo del bimbo, infatti, era pieno di lividi. La ricostruzione dei fatti ha tolto il velo ad una situazione che probabilmente andava avanti da molto tempo: fonti da valutare affermano infatti che Tyrell venisse lapidato in casa, il che giustificherebbe gli oltre 70 lividi trovati sul suo corpicino inerme. E non è finita qui: a quanto pare il giorno prima di morire il bambino era stato colpito allo stomaco dal padre, il che spiegherebbe sia il vomito che i segni presenti sulla sua pelle martoriata.

Bambino vomita e muore. Ecco perché hanno accusato i genitori

Inevitabile quindi l’accusa di omicidio verso i genitori, i quali avranno molte cose da spiegare alle autorità. La polizia infatti sta portando avanti le indagini senza trascurare nessun indizio o segnale. Le testimonianze raccolte tra i vicini di casa non giovano alla causa dei genitori: in molti hanno affermato che spesso dalla loro abitazione provenivano grida e urla di dolore. Era il povero Tyrell a chiedere aiuto? È un peccato che queste testimonianze arrivino solo adesso, quand’è evidentemente troppo tardi per intervenire ed aiutare il piccolo.

Photo credits Facebook

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