Paola Scoppettuolo, ballerina e coreografa: “La danza costruisce i corpi più belli” [ESCLUSIVA]

Il mondo della danza è complesso e riservato a pochi? Assolutamente no. VelvetBody ha approfondito la questione con Paola Scoppettuolo (insignita nel 2010 del premio SOS ARTE 2010 come migliore coreografa italiana), ballerina e coreografa di una delle realtà di teatrodanza più innovative del panorama italiano: la Compagnia Aleph. Vicina al debutto con lo spettacolo teatrale SOLILOQUIO2023, Paola Scoppettuolo ha constatato in prima persona i tanti pro e qualche contro (se ce ne sono) di una disciplina completa come quella della danza.

Ballare è un’arte ma è anche uno sport: in che modo riesce a formare il corpo?
La danza è un’arte e come tale non solo forma e “costruisce” il corpo ma è una vera cura per la mente, per l’intelletto e per la creatività. Un buon corpo, sano e in forma, è sempre collegato ad una mente libera e stimolata da gesti, movimenti e pensieri disegnati nello spazio.

La danza viene criticata spesso per i suoi standard molto rigidi: come possiamo ‘rassicurare’ chi si avvicina a questa disciplina?
Mi permetto di dire che un “certo” tipo di danza (sostenuta purtroppo anche dalle istituzioni) è legata a clichet estetici (e funzionali) un po’ troppo rigidi… ma per fortuna il mondo sta cambiando e la danza classica non è l’unica danza praticata.
Io per esempio dirigo una scuola di danza contemporanea La Piroetta Dance School da 23 anni e ho avuto il privilegio di avere ogni tipo di corpo in sala, qualsiasi “forma” si è tramutata in bellezza ed in armonia coerente con il fisico “che la indossava”. Credo che l’eterogeneità dei corpi sia stimolante anche a livello coreografico oltreché rispettosa della multiformità che si trova in natura .

Nella tua esperienza personale, cos’hai amato di più della danza e cosa meno?
La danza mi ha salvato la vita, è sempre stata l’unica cosa “mia” che non m’ha tradito. Della danza amo la possibilità evocativa del gesto, il suo non fermarsi a mero movimento, il suo essere un linguaggio ancor più ricco del verbo. Credo che come tutte le cose magiche, essa abbia un grande lavoro sotteso, una disciplina ferrea ed il confronto costante con i propri limiti … ma non sono cose che amo di meno.

Paola Scopettuolo, ballerina e coreografa: "La danza costruisce i corpi più belli" [ESCLUSIVA]

È importante avere una preparazione atletica o una formazione di altro tipo prima di avvicinarsi alla danza?
No, affatto. La danza ha un carattere formativo totalmente autonomo, può arricchirsi strada facendo di altre attività se ci sono necessità biomeccaniche ad hoc del singolo danzatore – come ad esempio rinforzare il quadricipite o lavorare senza peso – ma la danza basta a se stessa… e credo che costruisca i corpi più belli che si possano ammirare!

Parlaci del tuo ultimo spettacolo teatrale: cosa troveranno gli spettatori?
La mia ultima produzione, SOLILOQUIO2023, debutta il prossimo 27 ottobre alle ore 21 al Teatro Greco in Roma. È un lavoro maturo e profondo eseguito da quattro straordinarie danzatrici della mia compagnia come 4 sono i capitoli di questa “storia danzata”: Chapter 1 Basement, Chapter 2 Mirror, Chapter 3 Terrace, Chapter 4 Twins. Un lavoro nato anche dall’incontro con la musica originale del Maestro Francesco Paniccia, che ha un ruolo incisivo e variopinto nei suoi temi studiati ad hoc per ogni capitolo .
“Parole e gesti dell’anima che ripetiamo guardandoci nell’Altro. Voci e verità che intervengono negli intervalli delle nostre brevi prese di coscienza. Un terrazzo può esser la fine o il confine di un nuovo inizio nei luoghi dell’ immaginazione dove i soliloqui non sono altro che un lieve sussurro rivolto a se stessi” (SOLILOQUIO2023).

 

Photo credits Paolo Loli / Matteo Nardone / Paola Scoppettuolo

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