Gf Vip: Elenoire Casalegno e il dramma che le stava portando via Swami

Nella terza diretta del Grande Fratello Vip Elenoire Casalegno ha potuto riabbracciare la figlia Swami. In settimana aveva raccontato il dramma che aveva messo in pericolo la sua vita, commuovendo soprattutto Antonella Mosetti.

Elenoire Casalegno è stata raggiunta molto spesso dal pensiero della figlia: Swami, come ha ripetuto molte volte all’interno della casa, è la persona più importante della sua vita, è il suo capolavoro. Il legame che ha con lei è davvero forte e alimentato da un affetto reciproco: la ragazzina, ormai tredicenne, le dice “ti voglio bene” ogni sera prima di dormire. Non a caso alcune reazioni avute dalla Casalegno all’interno del reality erano dovute proprio alla paura di essere fraintesa da Swami o di deluderla in qualche modo (LEGGI ANCHE: GF VIP, ELENOIRE CASALEGNO PIANGE AL PENSIERO DELLA FIGLIA: IL RAPPORTO PIÙ FORTE).

Alla luce di questa situazione, il Grande Fratello Vip ha deciso di regalare alla Casalegno alcuni attimi davvero speciali: Swami ha potuto appostarsi davanti alla porta rossa della casa e lì ha atteso l’arrivo di mamma Elenoire, con la quale ha potuto scambiarsi abbracci ed effusioni. Anche dopo la diretta, la Casalegno ha faticato a realizzare quanto accaduto e ha ribadito il forte impatto emotivo provocato dall’incontro. I suoi compagni d’avventura sono stati contenti per lei per due motivi in particolare: in primis, è sempre bello vedere l’amore che lega una mamma ad una figlia. In secondo luogo, non era passata inosservato il racconto del dramma vissuto da Swami prima di nascere e raccontato dalla stessa Casalegno pochi giorni prima.

Gf Vip: Elenoire Casalegno e il dramma che le stava portando via Swami

Una mattina, durante la gravidanza, la bella Elenoire si era sentita ‘strana’ e aveva deciso di recarsi dal dottore. Lì la terribile scoperta: il battito cardiaco della piccola era bassissimo. Cosa stava provocando la morte della bambina? Il cordone ombelicale le aveva fatto due giri intorno al collo e la stava soffocando. “24 minuti dopo è nata mia figlia”, ha raccontato la Casalegno. Per lei Swami è quindi un miracolo: sarebbe potuta non esserci, se quella mattina lei non avesse sentito quel ‘qualcosa’. Per fortuna il legame che si instaura tra la futura mamma e il feto è già speciale nei 9 mesi che precedono il parto e anche quella volta ha fatto la differenza: il cordone ombelicale che si attorciglia intorno al collo del nascituro spaventa la maggior parte delle donne incinte e, nonostante non rappresenti la causa principale delle morti in utero, in questo caso possiamo dire che è tutto per bene ciò che finisce bene.

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