Flexitarian diet: la dieta vegetariana diventa “flessibile”

Se è vero che mangiare frutta e verdura fa bene, è anche vero che rinunciare del tutto a carne e pesce. Ecco perché arriva la dieta flessibile, ovvero “flexitarian”

Se è vero che sempre più italiani scelgono di dire addio addio a carne e pesce (LEGGI ANCHE: DIETA VEGETARIANA È BOOM), è vero anche che questa scelta per lo più etica è spesso dibattuta in ambito medico, anche perché non tutti gli esperti convinti che rinunciare totalmente alle proteine della carne e del pesce faccia bene al nostro organismo. Senza contare che non tutti riescono a rinunciare per sempre a un filetto alla griglia o all’impepata di cozze.

Da qui, quindi, l’esigenza di trovare un regime alimentare che sia più “flessibile”, proprio come la flexitarian diet della nutrizionista Lucia Bacciottini , ovvero che privilegia il cibo di origine vegetale, ma ne supera le restrizioni, facendo qualche concessione anche a quelli di origine animale. Una specie di versione rivisitata di mediterranea che sta già facendo proseliti, soprattutto tra le star di Hollywood.

Ma in cosa consiste esattamente? Le regole da seguire sono semplici. Ogni settimana il proprio regime alimentare deve prevedere il 40 per cento di frutta e verdura fresca, il 20 per cento di cereali integrali, 15 per cento di legumi, 5 per cento di semi oleosi, il 10 per cento di uova e latticini. Per il restante 10 per cento, invece, carne, pesce e anche il cosiddetto “comfort food”, ovvero i dolci, il vino e gli insaccati che aiutano a tenere alto l’umore.

Attenzione, però, il suo essere flessibile non è dovuto solo all’inserimento di carne e pesce nei pasti, ma anche perché va regolata in base alle abitudini e allo stile di vita che si conduce, tanto che la Bacciottini ha individuato diversi “profili base” (per chi lavora e conduce una vita sedentaria, per chi va spesso in palestra, etc.) a cui ispirarsi con tanti consigli utili, compreso quello per superare il weekend senza troppe privazioni. Perché in fondo, anche il lato emozionale ha la sua importanza, soprattutto quando si decide di mettersi a dieta, no?

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