Bambini, meno divieti con le merendine: nessun legame diretto con l’obesità

Di solito ai bambini piacciono le merendine e ai genitori fa comodo dargliele come spuntino, eppure questo gesto è stato considerato a dir poco sconsiderato finora. Le merendine causano l’obesità infantile? Le ricerche più recenti dicono di no.

Le merendine di certo non sono l’alimento più sano della terra, ma non rappresentano nemmeno l’anticamera dell’obesità. Questo l’esito delle più recenti ricerche in ambito alimentare. Lo ha rivelato l’Aidepi (Associazione industrie del dolce e della pasta italiane) dopo aver incrociato i dati di diverse ricerche tra cui quelli del rapporto “Okkio alla salute”, dedicato al problema dell’obesità dei bambini tra i 3 e i 10 anni, e quelli dell’IRI, focalizzato sul consumo di dolci. La conclusione è stata una piccola vittoria per le merendine e per i bambini che le amano tanto: non esiste una correlazione tra loro e i problemi sovrappeso poiché la chiave risiede in una corretta alimentazione e uno stile di vita sano.

Inevitabilmente la parola d’ordine deve essere una: equilibrio. La salute dei minori passa attraverso un’alimentazione varia e una giusta dose di attività fisica. A quel punto una merendina non sposterà l’ago della bilancia, purché appunto ci sia equilibrio tra tutti i vari segmenti della formula. A scagionare la merendina è il fatto che l’obesità è bassa nel Nord Italia (22-23 per cento) dove il consumo di snack è alto, mentre sale nel Centro (30-31 per cento) ed esplode al Sud (37-38 per cento) dove le merendine sono ai livelli più bassi di utilizzo. Ad influenzare i tassi di obesità quindi è qualcos’altro.

Michelangelo Giampietro, nutrizionista e medico dello sport, ha spiegato la questione in termini estremamente pratici: “Ci sono delle scelte che dovrebbero essere inculcate: i bambini dovrebbero essere educati sulla varietà, a mangiare tutto e di tutto senza preclusioni. Spesso i bambini tendono a mangiare meno frutta e verdura di quello che sarebbe necessario. L’attività fisica gioca poi un ruolo fondamentale: alla base della piramide (si riferisce alla piramide della dieta mediterranea, ndr. LEGGI ANCHE: NUOVA DIETA MEDITERRANEA: LA PIRAMIDE PER DIRE ADDIO AI CHILI DI TROPPO), prima ancora di acqua e carboidrati o di frutta e verdura, c’è proprio l’attività fisica”. Se dopo un piatto di spinaci o l’allenamento di calcio si vuole promettere un piccolo snack al bambino, lo si può fare quindi a cuor leggero.

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