Ivan Zaytsev: “Uno sportivo non deve mai smettere di dare il 100%. A nessun livello”

Ivan Zaytsev ha esordito come palleggiatore (proprio come suo padre), ha conquistato l’ammirazione di tutti come schiacciatore e ha raggiunto la piena maturità come opposto. Se il club in cui gioca è russo, in nazionale la sua maglia è più azzurra che mai e alle prossime olimpiadi non gli mancherà la voglia di arrivare più in alto possibile. Ma qual è l’allenamento più adatto per fare bene in ogni campo? VelvetBody ne ha parlato con il diretto interessato… Lo ‘zar’!

La stagione di un pallavolista che gioca sia nel club che in nazionale è lunga e intensa: qual è il tuo segreto per farti trovare sempre pronto?
Il mio segreto è banale: dare sempre il massimo quotidianamente. Suona contraddittorio visti i numerosi impegni ed il poco tempo a disposizione per riposare, ma è semplicemente così. Andare al massimo, quando sono in palestra, mi aiuta a superare i momenti di difficoltà tecnica.
Poi una volta a casa, un po’ di riposo, la giusta alimentazione ed un paio di bicchieri di vino al giorno.

Campionato russo e campionato italiano: il tuo allenamento è cambiato da un’esperienza all’altra?
Ad essere sincero non particolarmente, una volta che trovi il ritmo e sai di cosa ha bisogno il tuo fisico per essere sempre al massimo, seguo la mia routine senza grandi sconvolgimenti. Il campionato russo richiede una tenuta mentale importante, quello sì. Di conseguenza mi sono dovuto adattare a questo.

Dal punto di vista della dieta e della forma fisica, ogni tanto capita di rilassarsi e concedersi qualche sfizio: quali sono i tuoi preferiti?
Mi ricollego alla prima risposta: del buon vino e magari una bistecca di carne rossa al sangue da 1 chilo, se Fiorentina ancora meglio!

Immagina di dare un consiglio a chi ama praticare lo sport a qualsiasi livello: quale errore non deve mai fare uno sportivo?
Non si deve mai smettere di dare il 100 per cento. Quando una persona fa una determinata cosa senza metterci il massimo impegno vuol dire che in fondo a quella persona non importa più di tanto il risultato finale.

Il 2016 è l’anno delle Olimpiadi: sei già entrato nel ‘clima’? Ti senti più ‘responsabilità’ rispetto al passato?
Me la sto prendendo con molta calma, manca ancora un po’. Se comincio a pensarci sin da adesso arriverò all’evento completamente svuotato mentalmente, e questo non deve mai accadere.
Per fortuna ho fatto esperienza da questo punto di vista grazie alle Olimpiadi di Londra 2012 ed al momento mi sto concentrando soltanto a stare bene fisicamente. Poi, quando sarà il momento, si penserà all’aspetto mentale. Anche se, il solo fatto di trovarsi ai giochi olimpici, dovrebbe bastare ad un atleta per essere al massimo sotto ogni aspetto.

Photo credits Sara Angiolino – getsportmedia

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