Corpo ‘a pera’ meglio di quello ‘a mela’: diminuisce il rischio di malattie cardiovascolari

Meglio un corpo ‘a pera’ o uno ‘a mela’? Se lo specchio può dare i suoi verdetti, la salute ne dà altri del tutto indipendenti. La prima tipologia mette maggiormente al riparo dalle malattie cardiovascolari, come dimostrato dagli esperti dell’Intermountain Medical Center Heart Insitute di Salt Lake City e quelli del John Hopkins Hospital di Baltimora (Stati Uniti).

Esistono vari tipi di fisici, comunemente associati per comodità alle forme di frutti, oggetti o figure geometriche. I più celebri sono quello ‘a mela’, caratterizzato da un busto formoso con i chili di troppo concentrati sull’addome, quello ‘a pera’, con la combinazione fianchi larghi e lato B abbondante, quello ‘a clessidra’, amato da uomini e donne per un seno prosperoso accompagnato da un punto vita sottile e glutei prominenti. Se quest’ultimo resta il sogno della maggior parte delle persone, è altrettanto vero che purtroppo è più semplice trovare fisici a mela o a pera. Ma quale dei due vince dal punto di vista della salute? Uno studio dell’Intermountain Medical Center Heart Insitute di Salt Lake City, in collaborazione con il John Hopkins Hospital di Baltimora, ha cercato di dare una risposta chiara alla domanda.

Sebbene esteticamente sia più semplice mascherare i difetti di un corpo a mela, la medicina considera più auspicabile un fisico a pera e la ragione è stata dimostrata: i chili di troppo sulla zona addominale aumentano il rischio di malattie cardiovascolari (LEGGI ANCHE: L’AVOCADO RIDUCE IL RISCHIO DI INFARTI E DI MALATTIE CARDIOVASCOLARI) a prescindere dall’indice di massa corporeo (essere magri ma con un po’ di pancetta, quindi, non mette affatto al riparo dai pericoli). Gli studiosi hanno preso in esame un campione significativo di individui e hanno infatti notato che l’obesità addominale molto spesso comporta disfunzioni del ventricolo sinistro, le quali possono degenerare in patologie cardiache anche gravi quali ad esempio l’insufficienza cardiaca.

Corpo 'a pera' meglio di quello 'a mela': diminuisce il rischio di malattie cardiovascolari

A questo si aggiungono anche malattie coronariche, ipertensione e colesterolo alto, tutti disturbi che non riguardano affatto i fisici a pera. Quest’ultimi, quindi, dovranno riconsiderare la loro situazione: se lo specchio non sarà un buon dispensatore di complimenti ci penserà la medicina a far rientrare ogni complesso. L’autore della ricerca, Brent Muhlestein, conclude così: “Questo studio conferma che avere un corpo a forma di mela può portare a malattie cardiache e che ridurre il girovita è in grado allo stesso tempo di diminuire i rischi”. Ragione in più per perdere qualche chilo ed eliminare le temutissime maniglie dell’amore.

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