Endometriosi curata gratis nei Lea: come fare, i commenti contrastanti della rete

Il Ministro Beatrice Lorenzin ha reso nota su Facebook la sua decisione di rendere gratuite le cure per l’endometriosi. Rientreranno nei Lea, ovvero nei servizi erogati gratuitamente o con il pagamento di un ticket. Ma, a voler leggere i commenti del web, la situazione non è tutta rose e fiori…

Risaliva ad un anno fa la promessa fatta dal Ministro Lorenzin in merito alle cure per l’endometriosi: dovevano diventare gratuite e così è stato. Il Ministro lo ha comunicato con enfasi sul proprio profilo Facebook, sul quale non ha risparmiato l’enfasi per l’ottima conquista ottenuta: “La cura dell’endometriosi sarà nei Lea. […] Con la conclusione dell’iter di aggiornamento dei nuovi Lea, questa patologia rientrerà infatti nell’elenco delle malattie croniche invalidanti che danno diritto all’esenzione. A suo avviso, è stata mantenuta la promessa fatta a tutte le donne italiane e in particolar modo a quei 3 milioni che devono fronteggiare ogni giorno questa patologia.

L’endometriosi in effetti è una malattia cronica per la quale ancora non sono state trovate delle cure definitive. Ci sono certamente delle strade da percorrere (terapia del dolore, menopausa artificiale, contraccettivi quali pillola o spirale, parotomia) e poter trovare delle strutture pronte ad offrire una copertura gratuita è sicuramente un fatto incoraggiante. Tra le cause più invalidanti bisogna sicuramente annoverare sanguinamenti interni, aderenze, infiammazioni croniche e addirittura l’infertilità. Per questo motivo il Ministro ha inserito i bisogni assistenziali delle pazienti all’interno del Piano nazionale per la Fertilità.

Per ricevere l’assistenza gratuita sarà sufficiente recarsi nella propria Asl di riferimento e prenotare la propria visita utilizzando il relativo codice esenzione: sarà più semplice sia effettuare una diagnosi che poi portare avanti un trattamento. Se tutto ciò sembra positivo, la rete non è affatto dello stesso avviso. Il profilo Facebook della Lorenzin è stato preso d’assalto e i complimenti, a dire il vero, non sono stati molti. Più frequente, invece, lo scetticismo: “Demagogia… Ministro, non ci prenda in giro, state tagliando indiscriminatamente le prestazioni sanitarie senza guardare la qualità”, “Farebbe bene, caro Ministro, ad occuparsi anche di altro. Per esempio, chi soffre di tiroide?”. Accontentare tutti è certamente impossibile, come d’altronde è frequente farsi influenzare dal proprio credo politico e non essere obiettivo nei confronti delle iniziative portate avanti dagli altri schieramenti. Nonostante tali considerazioni, la cura dell’endometriosi nei Lea è una notizia di per sé positiva e l’unico augurio da farsi è che, nella pratica, vengano rispettati gli standard di efficienza meritati dalle donne costrette a fare i conti ogni giorno con questa malattia.

Photo credits Twitter

Impostazioni privacy