Se usando le buone maniere proprio non si riesce a mettersi a dieta con la dovuta tenacia, allora esistono una serie di piccoli accorgimenti da adottare per limitare la quantità di cibo ingerita. Una sorta di ‘terapia d’urto’ volta a diminuire la quantità di calorie ingerite in un modo o nell’altro. Il concetto di fondo è che il corpo, il più delle volte, non si rende conto fino in fondo del cibo che consuma. Per questo sono stati trovati dei trucchi che permettono di aumentare tale percezione, con la diretta conseguenza di mangiare di meno.
Un gruppo di scienziati ha raccolto i metodi più efficaci e li ha pubblicati sul Journal of the Association for Consumer Research. Il più conosciuto è quello che prevede di mangiare davanti allo specchio: questo oggetto spinge qualsiasi individuo a mettere in discussione ciò che vede riflesso, oltre ad abbinare i propri comportamenti alle norme sociali maggiormente accettate. Il cibo spazzatura viene percepito come meno gustoso e il cibo malsano tende ad essere eliminato. Ci si sente a disagio, sotto giudizio, e quindi il taglio delle calorie avviene in maniera naturale e indolore. Di eguale efficacia è l’utilizzo di piatti più piccoli, che si riempiono ovviamente con quantità ridotte. Il corpo, nonostante ciò, tende a sentirsi appagato con il 20-30 per cento di cibo in meno.
Da un punto di vista psicologico è opportuno evitare i divieti: imporsi di non mangiare dolci o carboidrati ne aumenta inevitabilmente il desiderio. Il consiglio è quello di rigirare le frasi per spingere le proprie voglie verso gli alimenti più sani e ipocalorici. Quanto al cosiddetto cibo salutare, meglio non definirlo tale o si finirà con l’assumerne più del necessario. Infine, una mossa che può rivelarsi davvero efficace è quella di utilizzare la forchetta al posto del cucchiaio: in genere ciò aiuta a sopravvalutare le calorie ingerite, oltre che a fare bocconi più piccoli (anche contare i bocconi può rivelarsi efficace se si vuole dimagrire) e a masticare più attentamente ogni pietanza.
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