Stoner Sloth e la campagna virale contro la marijuana: “Se fumi diventi un bradipo”

Una delle ultime campagne contro l’abuso di marijuana è partita da lontano (dal New South Wales, in Australia) per poi rimbalzare in tutto il mondo diventando virale. Si tratta delle avventure di Stoner Sloth, un bradipo che si dimostra davvero incapace di portare a termine anche le missioni più semplici: a tavola scambia il sale per l’insalata, a scuola non riesce a sostenere il compito in classe, con i suoi amici non è brillante come vorrebbe. Il messaggio è semplice: se usi marijuana diventi un bradipo. La campagna, ideata direttamente dal governo locale, è stata aspramente criticata per la sua eccessiva ironia e per il nome scelto, il quale corrisponde a quello di un sito che invece si schiera a favore delle droghe leggere.

Il governo ha prontamente difeso sia Stoner Sloth che i propri intenti. In primis, ha affermato che la similitudine dei nomi è voluta e ha il chiaro intento di demonizzare e coprire le idee della ‘concorrenza’. In secondo luogo, la scelta di ricorrere ad un testimonial così inadeguato e ai limiti del ridicolo è stata fortemente sostenuta proprio per rendere il personaggio una sorta di mascotte di tutti quei ragazzi che fanno uso di marijuana senza preoccuparsi troppo delle conseguenze. Visto il successo della campagna (in fondo all’articolo ci sono alcuni video), queste ragioni si sono dimostrate più che concrete: #StonerSloth è diventato un hastag di tendenza e la campagna ha raggiunto milioni di utenti in tutto il mondo. Molti di loro hanno persino creato dei video amatoriali in risposta e foto da far girare su Facebook.

Ovviamente tutto questo non è stato preso nel migliore dei modi da tutti. Molti commenti hanno spiazzato, come ad esempio: “Fumo erbaccia e divento uno degli animali più adorabili del mondo. Dove posso trovare un po’ d’erbaccia?”, eppure l’eccesso di ironia non deve coprire quanto di buono è stato raggiunto dalla campagna. L’uso di cannabis e marijuana tra i giovanissimi è in continuo aumento (in Italia ne fa uso un ragazzo su 5, anche nelle sigarette elettroniche) e quella è sicuramente la fascia di utenti più difficile da conquistare. Il governo australiano ha pensato di giocare la carta dell’ironia per combattere quella che sta diventando una vera e propria piaga. Le avventura di Stoner Sloth, per quanto ridicole possano sembrare, rivelano delle situazioni piuttosto verisimili in realtà: gli effetti di una canna durano 1-3 ore e coinvolgono cervello, battito cardiaco, salivazione e memoria. Chissà che il problematico bradipo non aiuti molti ragazzi a modificare le proprie cattive abitudini.

Foto e video: YouTube

Impostazioni privacy