Star Wars, le patologie (vere) dei protagonisti: da Darth Vader a Jabba the Hutt

Star Wars è ormai presente in ogni ambito della nostra vita: prescindendo dal cinema (nelle sale è appena uscito Star Wars: Il risveglio della Forza), ormai se ne parla negli spot pubblicitari, nei talk show, ma è anche argomento di discussione nelle università e ora perfino alcuni psicologi si sono interessati al fenomeno. E lo hanno fatto nel modo più originale e curioso, ossia analizzando il fatto che quasi tutte le icone della saga fantascientifica presentano sintomi di condizioni psicopatologiche diagnosticabili. Così che ora stanno usando le pellicole come strumento per insegnare ai loro studenti. Il primo a essere stato preso in esame è proprio il villain per eccellenza: Darth Vader.

Non è un semplice cattivo, ma un personaggio afflitto da disturbo borderline di personalità e soffre di stress post traumatico dopo che da bambino è stato costretto a lavorare come schiavo. In effetti, i criteri diagnostici per quanto riguarda Anakin Skywalker ci sono tutti o quasi: è impulsivo e mostra in diverse occasioni una certa difficoltà nel controllare la sua rabbia. I suoi rapporti con le persone importanti, come il suo maestro Jedi Obi-Wan Kenobi, sono caratterizzati da una continua alternanza tra idealizzazione e svalutazione. La paura di essere abbandonato o di perdere le persone care guida il suo comportamento e lo spinge a tradire i suoi compagni. Non mancano poi le esperienze dissociative: la prima dopo la morte della madre, a seguito della quale stermina la tribù Tuskan, il secondo nel momento in cui si volge al lato oscuro della Forza e massacra i giovani allievi Jedi. Infine, gli esperti sottolineano come la trasformazione in Darth Vader e il cambio di identità possano essere facilmente interpretate come sintomo di un disturbo d’identità.

Star Wars, le patologie (vere) dei protagonisti: da Darth Vader a Jabba the Hutt

Ma non solo: la crudeltà e il piacere di veder soffrire le persone di Jabba the Hutt lo colloca tra gli psicopatici, mentre l’abitudine di Yoda di giudicare e fare le paternali può essere considerato un sintomo di disordini neurologici, per non parlare della difficoltà nel linguaggio, chiaro segnale di una disartria mai curata. E C3PO? Non si salva neppure lui a quanto pare: la sua rigida preoccupazione per gli ordini e il protocollo dimostra tratti ossessivi compulsivi, mentre Chewbacca, abituato a risolvere i problemi con rabbia e violenza si può classificare come un personaggio con un serio disturbo del controllo dei propri impulsi. Tra ironia e professionalità, questi studi non prendono però in considerazione gli effettivi problemi dei fan più affezionati, pronti perfino a travestirsi per andare al cinema a vedere i loro idoli.

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