Terapia della luce: il rimedio alla depressione che elimina le medicine

Quando si ha la sensazione che le belle giornate abbiano un effetto positivo sul proprio umore non si sbaglia affatto: oltre alle molte ricerche volte a dimostrare i benefici della luce, infatti, è arrivata una vera terapia a darne la conferma applicativa. Finora il suo utilizzo è stato legato solamente al malessere dato dall’inverno (patologia di cui soffrono in molti), eppure nuovi dati permetteranno di estenderlo alla vera e propria depressione. In pratica si tratta di una luce fluorescente dai costi contenuti (si trovano su internet e il costo va dai 100 ai 200 euro) da tenere in casa. L’utilizzo è semplice: basta esporsi al suo calore dopo essersi alzati, lasciandosi pervadere dai suoi raggi benevoli. È stato dimostrato, dati alla mano, che la terapia della luce dà risultati veloci e allieva l’umore anche nei malati più complessi.

I test sono stati svolti su 122 pazienti, i quali hanno interrotto l’assunzione dei medicinali abituali per affidarsi solamente alla lampada. I risultati sono stati più che positivi e lasciano ben sperare: potrebbe trattarsi della prima cura placebo inerente ai disordini dell’umore. Il professor Raymond Lam, della British Columbia University del Canada, ha condiviso la soddisfazione: “Questi risultati sono entusiasmanti perché la terapia della luce è economica, facile da ottenere e da usare, con pochi effetti collaterali”. I pazienti potranno utilizzarla accanto ai loro anti-depressivi (a seconda dei singoli casi che si presenteranno), anche se le persone coinvolte dallo studio hanno dimostrato che le medicine potrebbero persino risultare superflue.

Considerando che la depressione, in tutte le sue sfumature, coinvolge il 20 per cento della popolazione mondiale, la trovata potrebbe davvero dare una risposta a moltissime richieste. Questa patologia crea una forte disabilità, oltre a causare problemi sia in famiglia che sul posto di lavoro. Le medicine fanno effetto solamente nel 60 per cento dei casi (a volte anche l’alimentazione può aiutare), ma il professor Lam non si lascia affatto scoraggiare dai dati attuali: “È importante trovare nuove terapie perché quelle attuali non risultano efficaci per tutti. La nostra scoperta potrebbe migliorare le vite di tutte le persone depresse.

Foto: Twitter

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