Crampi alle gambe: tra luoghi comuni e consigli degli esperti, come prevenirli davvero?

Non serve essere sportivi per avere a che fare con i crampi alle gambe: anche salire le scale o fare una semplice passeggiata può portare al fastidioso inconveniente. Che sia un problema sporadico o una croce perenne, esistono dei modi per prevenirli o, qualora fosse troppo tardi, per farli passare nel più breve arco di tempo possibile. La scienza non ha lesinato in studi e ricerche: tante teorie hanno finito col confondere le acque. Da tradizione, i rimedi sono molteplici: bere molto, seguire una dieta equilibrata, evitare carenze di potassio, fare un po’ di stretching dopo l’attività fisica e prima di andare a letto. E l’elenco potrebbe allungarsi.

A questi consigli si aggiungono le trovate più fantasiose: assumere lievito più di birra, indossare plantari, stare attenti all’iperventilazione, mangiare sottaceti. Ovviamente c’è un fondo di verità in ognuno di esse, anche se probabilmente in alcuni casi il problema viene preso un po’ troppo alla larga. I crampi, in poche parole, sono degli spasmi muscolari (il discorso cambia per quelli allo stomaco: qualche consiglio per combatterli in modo naturale). Nonostante non sia un problema grave e non porti ad alcun infortunio, il dolore provato è davvero lancinante. A chi non è capitato di svegliarsi di notte per i crampi alle gambe? E non si stava nemmeno facendo sport!

Kevin Miller, uno scienziato della Central Michigan University, propone la soluzione più semplice (che è anche la più efficace): “Stendi il muscolo colpito e vai”. L’allungamento in effetti calma immediatamente il dolore, poiché va ad intervenire sulle connessioni nervose del muscolo che sono le vere responsabili della sua infausta contrazione involontaria. Quanto alla disidratazione, Miller ha appurato che non peggiora affatto la situazione: i crampi colpiscono a prescindere da quanto si è bevuto e per farli passare occorre lo stesso tempo. Piuttosto, sembra avere importanza la primissima fase dello sforzo fisico: dopo aver esaminato diversi maratoneti, Miller e il suo team hanno affermato che cominciare in modo troppo repentino può causare problemi. Per questo gli esercizi di potenziamento potrebbero essere d’aiuto: un muscolo più forte resisterà meglio alla fatica (e anche ai crampi) senza dover mangiare nemmeno un sottoceto.

Foto: Facebook

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