Il respirianesimo: cibarsi di aria è possibile? L’ultima frontiera del salutismo estremo

La notizia che la carne rossa è cancerogena sta facendo il giro del mondo: c’è chi gioisce, chi tenta di placare inutili (e dannosi) allarmismi e chi ci scherza su con disincantato sarcasmo (guarda la gallery delle migliori vignette). E poi c’è chi magari si potrebbe avvicinare a nuove linee guida in fatto di scelte nutrizionali. L’ultima frontiera viene dall’India e si chiama alimentazione pranica. In cosa consiste? Facilissimo, in pratica si tratta di cibarsi esclusivamente di aria (o meglio di energia). È quello che fanno i seguaci del respirianesimo, estremismo alimentare che sta facendo discutere tutto il mondo e ora arriva anche in Italia grazie a Nicolas Pilartz, fondatore di un gruppo su Facebook che conta oltre 1100 membri ma è in rapida crescita. “Nella storia sono sempre esistiti personaggi che riuscivano a sostenersi senza cibi solidi e liquidi” ha raccontato il fautore del circolo social.

Ho letto libri, fatto ricerche e ho scoperto che si può sopravvivere senza solidi e liquidi, cibandosi di pura energia, assunta in modo del tutto naturale dal nostro corpo“. Secondo Pilartz, sopravvivere è anche e soprattutto una questione psicologica: “Se pensi che dopo una settimana morirai, questo succederà. È un cambiamento di credenza. In ogni cosa c’è l’influenza di quello che crediamo“. Più che un regime (non) alimentare, pare più una filosofia di vita così come emerge dal fatto che spesso è legato alla meditazione yoga, ma anche dalle sue parole “È un percorso di gioia, bisogna provare gradualmente su se stessi e vedere come può funzionare su di te. Non bisogna soffrire e il digiuno non è uguale all’alimentazione pranica. Ti nutri dell’energia del cosmo e quindi non ti indebolisci ma ti rafforzi, ti disintossichi, ti senti meglio e aumenta l’armonia con tutto ciò che ti sta intorno“.

Una follia? A primo sguardo senza dubbio, ma come in tutte le iniziative che non si conoscono, è meglio capire fino in fondo di cosa si tratta prima di giudicare. Ecco quindi che viene fuori un regolamento per procedere passo dopo passo: “Si chiama il processo dei 21 giorni. Il peso può scendere solo nella prima settimana, poi si mantiene costante. È importante che ciò avvenga con al fianco qualcuno che ti segue per controllare che non si perda energia. Così allo stesso tempo si ha minore necessità di dormire, perché il corpo non è appesantito dalla digestione“. L’unico strappo alla regola non è in caso di bisogno, ma di socialità, ovvero quando qualcuno organizza una cena a cui proprio non si può mancare. Lasciamo a voi i commenti…

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