Sigarette elettroniche e marijuana: fra i giovani si diffonde il pericoloso fenomeno

Scatta l’allarme per tutti quei ragazzi che hanno cominciato a fumare semplici sigarette elettroniche (già sotto accusa perchè giudicate cancerogene). Uno studio americano pubblicato dal Pediatrics Journal rivela infatti che molti di loro sono passati ad utilizzare quelle sigarette per fumare marijuana. In America si parla del 27% degli studenti delle scuole superiori e Meghan Morean, assistente della cattedra di psicologia all’Oberlin College e collaboratrice della ricerca che è stata condotta dall’Università di Yale, spiega la semplice motivazione: “È molto più facile nascondere l’uso delle sigarette elettroniche rispetto alle sigarette tradizionali. Chiunque riconoscerebbe l’odore del fumo e quello ancora più caratteristico della marijuana, ma il vapore è diverso. È possibile che gli adolescenti stiano ricorrendo alle sigarette elettroniche proprio per nascondersi più facilmente.

In effetti la spiegazione appare più che plausibile e non può che allarmare genitori ed insegnanti. L’allerta è stata presa estremamente sul serio, tanto da spingere la dottoressa Morean a contattare team di ricercatori in tutto il mondo per illustrare loro i dati raccolti e spingerli a fare lo stesso. Il fenomeno delle sigarette elettroniche d’altronde è abbastanza nuovo nel settore giovanile e questa è una delle prima volte in cui si manifestano problematiche di questo tipo. Vale quindi la pena indagare il settore alla ricerca di un modo per arginare il problema. Fumare marijuana in maniera segreta e quindi incontrollabile potrebbe infatti portare a conseguenze ben più gravi.

Accanto a tali risultati si posizionano altri dati e anche stavolta non c’è nulla di positivo. Un altro studio, proveniente in questo caso dalla Gran Bretagna, ha dimostrato infatti che l’utilizzo del vapore negli adolescenti spinge verso in tabacco nel 68% dei casi. Una percentuale piuttosto alta, che dovrebbe segnalare la necessità di non sponsorizzare l’utilizzo delle sigarette elettroniche soprattutto nelle fasce d’età più basse, diminuendone al tempo stesso l’appeal che genera tanto desiderio nei giovani.

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