Capelli sfibrati dopo l’estate? Rimedi low-cost per evitare di tagliarli

L’estate è probabilmente il periodo dell’anno che più mette alla prova i capelli. Proteggerli prima e durante l’esposizione al sole è una buona pratica che tutti dovrebbero attuare: esistono creme e impacchi in grado di mantenere ogni chioma nutrita e sana nonostante l’azione non proprio salutare di mare, raggi solari, cloro e salsedine. Chi a giugno si è dimostrato troppo pigro e noncurante, decidendo di non ascoltare i consigli di Velvet Body e di non proteggere i propri capelli, ora si troverà costretto a correre ai ripari: capelli secchi e sfibrati non sono tuttavia un peccato capitale ed è possibile trovare soluzioni meno drastiche di un taglio.

La cantante Noemi ha scelto di utilizzare un olio d’argan per recuperare la lucentezza dei capelli rossi che tanto la contraddistinguono. Gli effetti di questo prodotto sono numerosi: grazie alla vitamina E, l’olio è in grado di rinvigorire, fortificare e ridare morbidezza. Basta versarlo sulla cute e pettinare poi i capelli per raggiungere anche le punte. Tenerlo in posa per qualche ora sarà l’ultimo rituale di bellezza. Tuttavia, l’olio d’argan non è l’unica soluzione. Al contrario, esistono rimedi naturali altrettanto efficaci.

Capelli sfibrati dopo l’estate? Rimedi low-cost per evitare di tagliarli

L’olio d’oliva può rappresentare una valida alternativa: da applicare con le stesse modalità, ristruttura la chioma in modo veloce e assolutamente low-cost. I capelli sfibrati possono trarre giovamento anche dall’olio di Manoi o da maschere rivitalizzanti. Oltre a quelle in commercio ne esistono altre da fare in casa: un esempio è quello costituito da una banana, un cucchiaino di miele e due gocce d’olio di mandorle; un’altra soluzione è quella di lavare i capelli con due tuorli d’uovo (idea un po’ puzzolente ma di indubbia efficacia). Buoni anche i balsami senza risciacquo, da spruzzare una volta al giorno sui capelli asciutti. C’è solo l’imbarazzo della scelta: l’importante è non essere pigri come lo si è stati prima dell’estate.

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