Crotone: Davide Mellace denuncia l’aumento dei tumori nella Terra dei veleni

Un giovane di Crotone, Davide Mellace, di appena vent’anni, ha promosso una nuova campagna di sensibilizzazione sulle mancate bonifiche nel territorio e sull’inquinamento che sta provocando un considerevole aumento dei casi di tumore. Il ragazzo ha postato una foto in cui mostra una sua accorata lettera nella quale denuncia la paradossale e gravissima situazione della sua terra dove sempre più persone si ammalano e muoiono, soprattutto bimbi con leucemie. Il disperato appello è stato condiviso su Facebook dal gruppo musicale 99 Posse e in poche ore è arrivato a quasi 50 mila “mi piace” e oltre 20 mila condivisioni. Anche il leader del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo ha deciso di riprenderla nel suo blog per sensibilizzare l’opinione pubblica. Sarà la volta buona?

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Nel 2001 lo Stato ha individuato un’area enorme della Calabria totalmente inquinata da rifiuti tossici e l’ha dichiarata sito di interesse nazionale a bonifica, ma da allora non è stato fatto assolutamente nulla, neppure il progetto per farla partire, e le persone continuano ad ammalarsi nell’indifferenza generale. Antimonio, arsenico, berilio, cadmio, cobalto, cromo totale, mercurio, nichel, piombo, rame sono solo alcune delle sostanze velenose celate nel terreno e mai smaltite, ma questo disastro ambientale sembra essere preso ancora sottogamba nonostante sia stato riconosciuto tempo fa.

Crotone: Davide Mellace denuncia l'aumento dei tumori nella Terra dei veleni

La battaglia per convincere le autorità a intervenire è stata promossa dalla madre di Davide qualche anno fa, con la creazione di una pagina su Facebook chiamata Crotone ci mette la faccia dove ha postato una sua foto con un cartello in mano con scritto “Sono Tina, ho 47 e sto lottando. Non voglio che i miei figli si ammalino di tumore“. Da quel momento in poi sono state tantissime le persone che hanno pubblicato foto con cartelli in mano ricordando i loro parenti defunti a causa del cancro o parlando in prima persona della loro malattia. All’epoca è stata la stessa donna ha precisare che “la mia non è una guerra contro le istituzioni, ma una battaglia per il diritto alla salute“. Ma nonostante l’iniziale fermento e perfino i servizi delle Iene e di Striscia la notizia, pare che la situazione non si sia sbloccata. Speriamo che questo nuovo appello porti chi di dovere a occuparsi di quella che ormai è conosciuta come la “terra dei veleni”.

Foto by Facebook

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