Il 22 aprile sarà la Giornata dedicata alla Salute della donna. La Fondazione Atena gioisce

La Gazzetta Ufficiale del 10 agosto 2015 ha ufficializzato il provvedimento che fissa per il 22 aprile la Giornata nazionale per la Salute della donna. Era stata la Fondazione Atena onlus a proporre l’iniziativa tramite il ministro della salute Beatrice Lorenzin (la stessa che di recente ha vietato 7 sostanze dimagranti). La mozione ha seguito il suo iter e la conferma è giunta a distanza di qualche mese. La data non è stata scelta a caso: corrisponde infatti al giorno di nascita di Rita Levi Montalcini, scienziata premio Nobel che col suo operato ha ben rappresentato i valori che la giornata vuole diffondere.

Il 22 aprile rappresenterà un’occasione in più per focalizzare l’attenzione sul tema della salute e sulla prevenzione, col fine di educare i cittadini e divulgare temi inerenti a scienza e condizione fisica. Giulio Maira, professore di Neurochirurgia e presidente della Fondazione Atena onlus ha commentato con enfasi la notizia: “L’istituzione della Giornata per la salute della donna è un successo per tutti quelli che credono nell’importanza della prevenzione e che si impegnano nell’ambito della medicina di genere”.

L’informazione è un cardine della Fondazione Atena sin dalla sua creazione nel 2013. Il suo comitato conta diversi volti noti, tra cui Livia Azzariti, Milly Carlucci, Barbara Palombelli e Bianca Berlinguer. Ogni mese vengono intervistati professionisti del mondo della medicina per far sì che questi condividano il proprio sapere con i cittadini. Un servizio di consulenza è sempre attivo, a Roma come pian piano nel resto d’Italia, e proprio questo è quanto si cercherà di fare in scala più grande ogni 22 aprile a partire dal 2016. La prevenzione è fondamentale in ogni fase della vita, dall’adolescenza all’età matura. Uomo e donna contano su adattamenti neurobiologici diversi e proprio da questo fattore dipende la specificità della Giornata ‘al femminile’. Insomma, informazione e prevenzione come strumento delle donne per contrastare anche le patologie più gravi.

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