Primo vaccino anti malaria: semaforo verde dall’Europa

L’Agenzia europea dei farmaci (Ema) ha dato l’atteso via libera al primo vaccino al mondo contro la malaria. Si chiama RTS,S o Mosquirix ed efficace contro il parassita che causa la malattia, ma anche contro l’epatite B e soprattutto non comporta controindicazioni gravi, come è stato ampiamente dimostrato nei trent’anni di ricerca, illustrati nelle circa 230 mila pagine di dati sottoposte all’Ema. La notizia è stata accolta calorosamente dagli scienziati in Africa, che sono pronti a utilizzare il vaccino nei Paesi in cui la malaria è endemica, per l’immunizzazione dei bimbi da 6 settimane a 17 mesi. Cercando di scongiurare le circa 600mila morti causate da questo male ogni anno solo nel Continente nero, e in particolare nelle regioni sub-sahariane.

Prima di mettere in atto questa che potrebbe essere una rivoluzione per la sanità (in attesa delle novità sulla chirurgia), si deve aspettare l’approvazione dell’Organizzazione mondiale della sanità, che dovrebbe pronunciarsi entro la fine dell’anno, e poi dai Governi dei singoli Stati africani, che avranno il difficile compito di definire il programma di vaccinazioni. Il vaccino è stato già sperimentato in sette Paesi africani (Burkina Faso, Gabon, Ghana, Kenya, Malawi, Mozambico e Tanzania) e i dati sono incoraggianti: si è mostrato efficace nel prevenire la malaria nel 56% dei bimbi fra 7-17 mesi e nel 31% dei piccoli di 6-12 settimane.

Il vaccino è stato sviluppato dalla casa farmaceutica GlaxoSmithKline (GSK) in collaborazione con il Path Malaria Vaccine Initiative e finanziato anche in parte dalla Bill & Melinda Gates Foundation per un costo totale che si aggira sui 550 milioni di dollari, ai quali ne andranno sommati altri 200 per completare lo sviluppo. La ditta si è impegnata a non trarre profitti dalla commercializzazione della sostanza, che sarà venduta al costo di produzione più un 5% che sarà reinvestito in ricerca sulla malaria e altre malattie tropicali. Più precisamente, secondo le fonti coinvolte nel progetto una dose costerebbe 5 dollari, e servirebbero quattro dosi per ottenere la completa immunizzazione.

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