Acupressione, un rimedio efficace contro la nausea

Con l’estate ormai pienamente iniziata la gran parte degli italiani è pronta a far le valigie per godersi qualche giorno di vacanza. A frenare l’entusiasmo della partenza ci sono piccoli malesseri come il soffrire il mal di mare o la sensazione di nausea che può accompagnare chi sale su un aereo. E perfino chi sceglie di viaggiare in automobile non è immune dalla cinetosi, anche detta “mal di movimento”. Eppure non tutti sanno che in questi casi esiste un valido alleato: l’acupressione, ovvero una sorta di agopuntura senza aghi, messa a punto dalla medicina cinese nella sua esperienza millenaria.

Il principio su cui si basa è lo stesso, ossia la pressione di specifici punti del corpo, ma invece di farsi infilzare dai piccoli oggetti metallici, in questo caso bastano le dita o piccoli bracciali con sporgenze che premono sulla pelle posizionati in aree specifiche, per ottenere sollievo da fastidi come nausea e, in alcuni casi, perfino evitare l’insonnia. Utilizzata fin dall’antichità dai marinai cinesi per contrastare gli effetti del mare mosso, questa pratica ha il pregio, non trascurabile, di non avere effetti collaterali e di favorire il rilassamento. Secondo i principi dell’acupressione il punto corretto di stimolazione, detto P6 Neiguan, si trova sull’avambraccio, a circa quattro centimetri dalla piega del polso, ed è indicato per regolarizzare le funzioni della parte alta del tronco.

Valida (e più sana) alternativa per chi non vuole o non può assumere farmaci contro il mal da movimento come gli antistaminici o la scopolamina, questa tecnica è adatta in particolare a donne in gravidanza, bambini e anziani. Per ottimizzare la sua efficacia, sarebbe ideale praticarla con una trentina di minuti di anticipo rispetto al momento in cui si prevede possa scatenarsi il malessere. Nel caso specifico di un viaggio, il calcolo è ancora più semplice. Bastano pochi minuti di pressione e il gioco è fatto: potrete godervi un viaggio in totale relax e se non credete sia possibile, vi sfidiamo a provarci.

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