Terza età: il sesso aiuta la memoria e previene le malattie

C’è chi suggerisce di dedicarsi all’enigmistica, specialmente quando l’età avanza, per migliorare le funzioni cognitive e tenere la massa grigia in allenamento. Ma la notizia del giorno dice di lasciar perdere le parole crociate per mettere in pratica ‘l’orizzontale’ e il ‘verticale’ in maniera – diciamo – un po’ diversa.

Nella nuova edizione di marzo dell’American Journal of Geriatric Psychiatry è stato pubblicato uno studio condotto in Olanda che si è basato su un campione di 1.747, tra uomini e donne, con un’età media di 71 anni. Da questa ricerca si è arrivati a dimostrare che continuare a fare sesso anche nella terza età fa bene alla salute e soprattutto aiuta la memoria, la velocità di pensiero e di ragionamento, tiene lontane le malattie croniche e la depressione. Tutto questo a patto che l’attività sessuale sia appagante.

Ovviamente non è la prima ricerca che si concentra sul rapporto ‘sesso e anziani’, ma la novità sta proprio nel fatto di aver scientificamente provato che il sesso combatte l’invecchiamento delle cellule cerebrali. E’ dimostrato, infatti, che l’anziano debba continuare a esercitare le funzioni cognitive in modo da permettergli di sentirsi una persona ancora capace, con il controllo delle proprie competenze, che così non rischieranno di essere perdute precocemente.

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E non solo nel Paese dei tulipani. A dimostrare che la terza età anagrafica non corrisponde ad una decadenza sessuale anche la ricerca del Censis su ‘Gli italiani e il sesso’. Nei numeri di quest’ultimo rapporto possiamo leggere che il 73,4% dei nostri connazionali fra i 61 e i 70 anni e il 39,1% degli over 70 si abbandona pienamente al piacere ‘sotto le lenzuola’. L’istituto di ricerca italiano, inoltre, ha riportato anche che 7 over 70 su 10 si sono dichiarati molto appagati a livello sessuale, così come l’82,8% degli over 60.

Insomma, come rammenta il titolo del film con Jack Nicholson e Morgan Freeman, i due grandi ‘vecchi’ del cinema americano, ‘Non è mai troppo tardi’.

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