Basta punture per i diabetici, arriva l’insulina inalabile

Milioni di diabetici potranno evitare da ora le fastidiose punture. L’azienda farmaceutica statunitense Sanofi ha infatti lanciato sul mercato Afrezza, la prima insulina inalabile, fino adesso solo iniettabile. L’inalazione promette di essere più efficace e molto più conveniente rispetto alle iniezioni, ma un prodotto per via inalatoria, uscito qualche anno fa, è stato poco dopo ritirato dal mercato per le preoccupazioni che la respirazione della polvere di insulina aveva creato. Si trattava di “Exubera”, un farmaco della Pfizer che aveva avuto il benestare nel 2006 e le cui vendite promettevano un guadagno di due miliardi di dollari .Tuttavia l’aggeggio fu ritirato perché ritenuto ingombrante. Inoltre i pazienti non erano stati sottoposti a test periodici di funzionalità polmonare.

Afrezza ha avuto l’ok dalla Food & Drug Administration nel mese di giugno. Tuttavia, già tre volte la FDA, non aveva approvato il prodotto e richiesto ulteriore documentazione. A parte lievi problemi in alcuni soggetti relativi a tosse e irritazione alle vie respiratorie, che sembra dopo poco tempo sparissero, le maggiori perplessità erano legate alla precisione con cui fosse possibile dosare l’insulina. L’inalatore lavora per controllare i livelli di zucchero nel sangue sia nel diabete di tipo 1 e di tipo 2. per la cura dell’iperglicemia ed è un prodotto composto da una combinazione di un medicinale e di un piccolo dispositivo: una polvere per inalazione, predosata in capsule a uso singolo, e un inalatore.

La polvere viene somministrata a inizio pasti e si dissolve immediatamente dopo l’inalazione, rilasciando rapidamente l’insulina nel flusso sanguigno. Tra i 12 e i 14 minuti dopo la somministrazione si raggiungono livelli di picco dell’insulina, che simulano in modo efficace il rilascio d’insulina osservata negli individui sani dopo un pasto. Il medicinale non va usato in pazienti con asma, né raccomandato a fumatori o ex-fumatori recenti.

Gli analisti del settore si aspettano che il farmaco generi vendite modeste, circa 182 milioni di dollari l’anno entro il 2019, a causa delle pessime performance di prodotti simili nel passato. La Sanofi è anche titolare del brevetto Lantus, l’insulina più venduta al mondo che, tuttavia, scade quest’anno. Da qui la necessità di puntare su un nuovo prodotto. Afrezza costerà 7,54 dollari per una dose giornaliera di 12 unità.

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