Tombola: giocare fa bene al cervello (e allo spirito)

Il gioco natalizio per eccellenza, la tombola, non farebbe solo bene al buonumore ma anche al cervello. A dirlo è una ricerca del Max Planck institute di Berlino che rivela come i giochi da tavolo mettano in moto aree della mente e arricchiscano le reti neurali, aumentando le connessioni tra le cellule.

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La tombola, in particolare, favorirebbe la concentrazione, e aumenterebbe le capacità cognitive. Inoltre è un gioco che aumenta la socializzazione e favorisce le amicizie. “Anche la memoria, soprattutto quella a breve termine, chiamata ‘memoria di lavoro’, richiede un buon allenamento per poter ricordare i numeri mancanti e coglierli rapidamente quando vengono estratti“, dichiara il professor Giuseppe Alfredo Iannoccari, presidente di Assomensana. Per sviluppare la concentrazione, la mente deve rimanere attiva per circa 50 minuti, anche se dopo gli iniziali 30 minuti l’attenzione inizia, fisiologicamente, a mancare. Nel mondo moderno, in cui tutto va veloce e anche le relazioni sono estemporanee, il gioco è un modo per tenere la mente attiva.

Nel giocatore vengono coinvolti la memoria verbale e quella visiva, per mantenere attivi gli schemi di gioco e prevedere le mosse successive, e la pianificazione e il ragionamento, per trovare la strategia migliore per avanzare nel gioco verso il miglior risultato“, continua Iannoccari. Addirittura, con i giochi da tavolo, si attivano le aree del cervello che presiedono il linguaggio e la memoria e si allontana il rischio di malattie neurovegetative, come il morbo di Alzheimer. Non esistono scuse, quindi, per non giocare a tombola, risiko o mercante in fiera durante le feste di Natale. E se proprio non vi piace giocare pensate sempre che state allenando il vostro cervello, per futuri benefici.

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