Al via il progetto Rebecca per sconfiggere la depressione post partum

Si è aperto oggi, 13 ottobre, il congresso “Depressione pre e post partum, Rebecca blues” a cui è intervenuto anche il Ministro della salute Beatrice Lorenzin. La giornata di studio, organizzata da Strade onlus e Rebecca Fondazione, è un’occasione importante per discutere un tema che è ancora considerato un tabù in molte famiglie e per presentare al pubblico il progetto Rebecca Blues, software che migliorerà l’interazione medico-paziente e che permetterà alle neo-mamme di procedere ad un auto-analisi, escludendo altri tipi di nevrosi o disturbi umorali.

I TRATTAMENTI CHIRURGICI SOFT SONO I PREFERITI DALLE GIOVANI DONNE

Il problema principale della depressione post partum è che non viene diagnostica perché molte donne se ne vergognano e cercano di nascondere i sintomi.Dobbiamo fare in modo che la donna possa essere anche aiutata nella consapevolezza e nell’empowerment in quella fase della propria vita e soprattutto possa avere qualcuno con cui parlare se riscontra delle sintomatologie o delle situazioni diverse da quelle ordinarie. Non bisogna vergognarsi“, queste le parole del Ministro della salute Lorenzin.

Troppo spesso le donne vengono lasciate sole subito dopo il parto e questo senso di abbandono famigliare si unisce ai cambiamenti del corpo, ad una nuova vita di cui preoccuparsi e agli sbalzi ormonali. Un supporto arriva quindi dalla piattaforma Rebecca, su cui le donne possono trovare risposte a molti dubbi, senza bisogno di rivolgersi continuamente al proprio medico curante. Un team di esperti potrà fornire rassicurazioni ai dubbi delle delle neo-mamme, non facendole sentire sole e alleviando, anche parzialmente, il disagio e la fatica che a volte derivano dall’essere madre. ” Bisogna riuscire a condividere un momento che e’ bellissimo, ma che presenta tante tante novita’ che ovviamente possono mettere in crisi in modo inusuale anche chi pensa che il proprio percorso sia molto piu’ semplice e naturale“, ha concluso il ministro.

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