Fecondazione eterologa: tariffa unica per tutte le regioni

La fecondazione eterologa è destinata a rimanere un argomento ancora molto discusso nel nostro Paese, almeno fino a quando il Ministero della salute non detterà regole precise. La Conferenza delle regioni ha deciso “di far pagare il ticket per gli esami necessari ad accedere a queste prestazioni, secondo modalità con cui viene già erogata la fecondazione omologa. Questo ticket, dunque, varierà tra i 400 e i 600 euro a seconda della Regione“, secondo quanto dichiarato dal Presidente Sergio Chiamparino. La differenza di costo sarà determinata dagli esami necessari per affrontare la fecondazione.

FECONDAZIONE ETEROLOGA: ECCO COME FUNZIONA IN ITALIA

Solo in Lombardia la fecondazione eterologa rimarrà totalmente a pagamento, sia nelle strutture pubbliche che in quelle private, per un costo che si aggirerà tra i 1.500 euro e i 4.000, a seconda del tipo di fecondazione scelta. Ora si aspetta solo di capire se il governo includerà l’eterologa nei Livelli essenziali di assistenza (Lea), come auspicato dall’assessore all’Economia della regione Lombardia, Massimo Garavaglia, che ha dichiarato: “Vogliamo che il Governo dica subito se inserisce questa prestazione nei Lea. Se è così se ne assume l’onere e il problema viene risolto alla radice. Non è corretto, infatti, che una coppia lombarda, anche se va in Emilia Romagna, solo per fare un esempio, debba pagare interamente la fecondazione eterologa“.

La media di età delle donne che tentano di rimanere incinte con la fecondazione è di 36 anni e mezzo, e questo fa sì che l’eterologa, con l’utilizzo di gameti o ovuli esterni alla coppia, sia il metodo più efficace: infatti, circa il 60% delle donne fecondate con l’eterologa rimane incinta, indipendentemente dall’età. L’utilizzo anche in Italia di questa tecnica non imporrà più alle coppie costose trasferte all’estero, appannaggio fino a poco tempo fa solo di persone benestanti.

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