Piedi piatti nei bambini: le cure per stare meglio

I sintomi del piede piatto sono fastidiosi e dolorosi e possono portare ad una vera e propria difficoltà nel camminare. Il dolore, molto forte, si irradia dal collo del piede e può raggiungere anche il polpaccio e, nei casi più gravi, può modificare la morfologia del piede. Troppo spesso questo fastidioso disturbo viene ignorato dalle famiglie dei piccoli affetti da questa patologia, mentre è importante rivolgersi ad un ortopedico per cercare una soluzione adatta al problema.

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Il piede piatto deriva solitamente da un deficit costituzionale ed endocrino che causa uno scompenso nella formazione della pianta del piede che non è più in grado di reggere l’apparato muscolo-scheletrico;solitamente la patologia è presente nei bambini e si risolve spontaneamente entro i 6-7 anni e solo in rari casi sono necessarie cure aggiuntive, come l’utilizzo di un plantare specifico e la pratica sportiva.In tutti i modi è importante tenere a mente che l’allenamento e l’esercizio fisico sono fondamentali per rafforzare i muscoli che sostengono l’arco plantare. Un aiuto in questo senso viene dalla cinesiterapia, ginnastica che permette, attraverso il movimento delle articolazioni, un significativo miglioramento della patologia; praticata in ospedale o in centri fisioterapici, può essere la soluzione definitiva al problema.

Le odiate scarpe ortopediche non vengono più utilizzate e l’unico accorgimento da usare in tal senso è l‘uso di una scarpa morbida, che non impedisca lo sviluppo e la crescita dell’apparato muscolo-scheletrico del piede del bambini. Fondamentale è non trascurare la cura del piede piatto nei bambini per evitare dolori nell’adulto,che si presentano in circa il 30% di chi ha sofferto di questa patologia nell’età evolutiva e non l’ha trattata. Nei casi più gravi e dolorosi si potrebbe dover ricorrere ad un’operazione chirurgica effettuata sui tendini per correggere il difetto.

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