Fumo passivo: più di 8 italiani su 10 non sanno che provoca il cancro

Più di otto italiani su dieci non sanno che il fumo passivo provoca il cancro ai polmoni. Sette italiani su dieci fumano regolarmente in luoghi chiusi e circa la metà lo fa anche davanti ai bambini. Ancora, il 48 per cento degli abitanti del Bel Paese crede che il tumore ai polmoni non si possa prevenire e il 43 per cento è convinto che smettere di fumare non riduca il rischio di ammalarsi: di conseguenza soltanto il 45 per cento cambierebbe il proprio stile di vita nel nome della prevenzione. Sono i numeri sorprendenti quanto preoccupanti emersi da un sondaggio nazionale condotto dall’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) a livello nazionale e per l’esattezza su oltre tremila cittadini. Numeri cui se ne aggiungo altri ugualmente amari: “Con circa 38mila nuove diagnosi ogni anno nel nostro Paese – dice infatti Carmine Pinto, presidente eletto Aiom e direttore dell’Oncologia medica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma – il tumore del polmone è la terza neoplasia più frequente, dopo quelle al colon retto e al seno. Respirare sigarette, proprie e altrui, causa il 90 per cento delle morti per tumore del polmone e il fumo passivo aumenta fino al 30 per cento le probabilità di sviluppare la malattia“. E troppa, troppa gente ignora i modi in cui difendersi.

In Italia più di 11 milioni di persone fumano regolarmente, circa 6 milioni di uomini e 5 milioni di donne. I tabagisti rappresentano oltre il 20 per cento della popolazione con un’età superiore ai quindici anni e la maggioranza fuma in media dalle 10 alle 14 sigarette al giorno. E poi ci sono loro, i fumatori passivi: ben 15 milioni, fra cui molti giovanissimi ovvero sotto i 14 anni. Figli di tabagisti, nella maggior parte dei casi. “Nonostante i molti richiami dei medici – aggiunge Pinto – pare che il messaggio non sia ancora chiaro: il fumo passivo, quello inalato involontariamente dalle persone che vivono a contatto con uno o più tabagisti, che rappresenta il principale inquinante degli ambienti chiusi, al pari di quello attivo possiede oltre quattromila sostanze chimiche sotto forma di particelle e di gas. Per questo i non fumatori che lo inalano sono spesso colpiti dalle stesse malattie dei tabagisti: irritazione agli occhi e al naso, mal di testa, secchezza della gola, vertigini, nausea, tosse e problemi respiratori. Nel mondo le morti causare dal fumo passivo sono oltre 600mila l’anno“.

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