La vacanza ideale: secondo la scienza dura otto giorni

Cosa c’è di meglio che iniziare la settimana pensando a dove trascorrere le ferie che si fanno sempre più vicine? Bene, se siete di quelli che programmano un viaggio in anticipo e nei minimi particolari, sappiate che per la scienza siete già in “modalità vacanza”. Pianificare, infatti, secondo gli esperti della Erasmus University di Rotterdam accresce i livelli di serotonina, l’ormone del benessere. Ancora indecisi su dove andare? Anche a questo rispondono i ricercatori: otto giorni in mezzo al verde, vagabondando da un posto all’altro, pare sia la vacanza ideale, quella che ti fa tornare alla quotidianità rigenerato e carico di energia.

Perché proprio otto giorni? Uno studio della Radboud University ha osservato che il livello degli ormoni del benessere crescono man mano dal giorno della partenza fino a raggiungere il picco massimo proprio dopo otto giorni. Se poi la vacanza dura di più tanto meglio, ma in realtà sul lungo termine non c’è una reale differenza tra viaggi di due o più settimane e quelli più brevi.

Per quanto riguarda la destinazione, sceglietene una in cui possiate stare a contatto con la natura e in completo relax. Ideale in questo senso la campagna. Stare in mezzo al verde è rigenerante sia per il corpo che per la mente. Attenzione, però: per relax gli esperti non intendono “dolce far niente”, perché un po’ di esercizio fisico anche in vacanza è importante mantenerlo.

Infine, un ultimo consiglio riguarda la varietà. Sia nell’alimentazione, cercando di assaggiare piatti nuovi e cibi che di solito non mangiamo, sia nella programmazione delle attività, contemplando in essa anche un pizzico di avventura. La vacanza ideale, avvertono gli esperti, non ha un pacchetto di attività ben strutturate, ma piuttosto una serie di vagabondaggi casuali. E non abbiate timore di abbandonare il lavoro sulla scrivania. Sappiate che una vacanza può salvarvi la vita: una ricerca della State University di New York ha dimostrato che chi va in ferie almeno una volta l’anno riduce del 29 percento il rischio di morire per qualsiasi causa.

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