Addio dolori e infiammazioni con la magnetoterapia: cos’è?

Curarsi sfruttando i campi magnetici: in questo consiste la magnetoterapia, un’alternativa omeopatica e naturopatica che se applicata su alcune parti del corpo è in grado di recare notevoli benefici. Nonostante si tratti di una tecnica utilizzata già nell’antichità, quando si parla di onde magnetiche in relazione alla propria salute, lo scetticismo è molto. Proprio per questo è bene fare un po’ di chiarezza affrontando pro e contro della magnetoterapia.

Per prima cosa bisogna rispondere a una domanda molto diffusa: “cos’è un campo magnetico?“. Altro non è che una porzione di spazio nel quale agiscono delle forze attivate, appunto, attraverso un magnete. Con la magnetoterapia le parti interessate da queste forze reagiscono positivamente e ritrovano un equilibrio biochimico. Questo tipo di terapia alternativa viene utilizzato soprattutto per alleviare dolori ossei, nevralgici, infiammazioni e crampi mestruali.

LEGGI ANCHE: HALOTERAPIA, I BENEFICI DEL SALE PER LE VIE RESPIRATORIE

Secondo naturopati e omeopati, i benefici della magnetoterapia sono molteplici: oltre a ridurre notevolmente l’indolenzimento, infatti, previene i disturbi cronici, facilita il sonno, stimola i neuroni, sviluppa le capacità di equilibrio, diminuisce l’accumulo di acido lattico, migliorando l’elasticità e l’agilità della persona e riduce lo stress causato dall’inquinamento elettromagnetico. Molti esperti la consigliano in caso di osteoporosi e per l’assorbimento rapido di edemi e la scomparsa di cicatrici.

LEGGI ANCHE: L’OSTEOPOROSI, ECCO GLI ALIMENTI AMICI DELLE OSSA

Esistono 3 tipi di magnetoterapia: quella statica, quella a bassa frequenza e quella a radio (o alta) frequenza. In queste diverse tipologie terapeutiche a cambiare è l’intensità del campo magnetico. Nella magnetoterapia statica vengono applicati dei magneti sulla parte interessata. In quella a bassa frequenza vengono utilizzati campi magnetici da 10 a 200 Hz con densità di flusso da 50 a 300 gauss (unità di misura della densità del flusso magnetico); infine, in quella a radio frequenza si arriva fino a 900 MHz (1 MHz corrisponde a un milione di Hz).

Devono evitare la magnetoterapia pazienti con pacemaker o altri impianti elettrici e le donne incinta. Prima di sottoporsi alla cura è importante rivolgersi a dei professionisti: questa tecnica alternativa viene effettuata in molti ambulatori e nei reparti di riabilitazione o può essere svolta direttamente a domicilio. Una seduta dura dai 30 minuti a 1 ora e il prezzo varia a seconda della durata del noleggio dell’apparecchiatura che giornalmente costa dai 4 ai 5 euro.

Foto by Facebook

Impostazioni privacy