Fare jogging in modo regolare è un toccasana per la salute, aiuta a non ingrassare e a tenere sotto controllo il peso, migliora la circolazione e porta benefici anche all’umore. Questo è il principale motivo per cui molti italiani preferiscono il parco alla palestra e si appassionano al punto da andare a correre quotidianamente. Ma secondo un nuovo studio la corsa, se eccessiva, può accorciare la vita.
Martin Matsumara, dell’Istituto di ricerca cardiovascolare al Lehigh valley health network di Allentown in Pensilvania, ha affermato che correre troppo consuma il corpo, può deformare il cuore e accorcia senz’altro l’aspettativa di vivere a lungo. Una notizia che forse non fermerà i tanti appassionati di jogging ma che, se confermata in futuro da altri studi, dovrebbe per lo meno portare a riflettere sui considerevoli rischi dei quest’attività fisica.
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L’indagine, presentata all’ultimo congresso annuale dell’American College of Cardiology, è stata svolta su 3800 runners, sia uomini che donne, con età media di 46 anni: il 70 per cento delle persone analizzate correva già 32 chilometri a settimana. I fattori di rischio emersi dalla ricerca sono stati molteplici: la pressione del sangue, il colesterolo, il diabete, le malattie cardiache, l’uso di farmaci e il fumo. Secondo gli studiosi la corsa potrebbe provocare l’usura del corpo indotta dall’esercizio esagerato e influire anche sul rimodellamento del cuore.
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Sfatato il mito che correre fa sempre bene, dunque, quali sono le regole da rispettare per far sì che dall’attività podistica se ne traggano solo benefici? Gli studiosi consigliano di non superare le 2 o 3 ore alla settimana e sottolineano che il passo lento o moderato è migliore rispetto dell’andatura rapida dei grandi appassionati di jogging. In questo modo non si incontreranno rischi e si potrà continuare a correre con le convinzioni di sempre e cioè che correre fa bene alla linea, all’apparato cardiocircolatorio, all’ipertensione e al colesterolo.
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