Donne incinte: bere alcolici nei primi 3 mesi aumenta il rischio di parto prematuro

Bere alcolici durante i primi 3 mesi di gravidanza aumenta il rischio che il bambino nasca prematuro o inaspettatamente piccolo. Ad affermarlo è stato un nuovo studio degli scienziati della University of Leeds, nel Regno Unito, pubblicato sulla rivista Journal of Epidemiology and Community Health. Secondo i ricercatori britannici l’assunzione di alcol nelle settimane precedenti al concepimento influisce negativamente sulla crescita del feto.

Lo studio della University of Leeds è stato svolto su 1264 giovani donne di Leeds (di età compresa tra i 18 e i 25 anni) a basso rischio di complicazioni di nascita, che avevano preso parte allo studio Care (Caffeine and reproductive health): dall’analisi è emerso che oltre la metà delle future mamme beveva più di quanto fosse raccomandato dalle linee guida sanitarie correnti. Inoltre, secondo i dati, per le donne che assumevano alcol nel primo trimestre di gestazione il rischio di concepire bambini troppo piccoli era il doppio rispetto alle donne che si astenevano completamente.

Circa il 13 per cento dei bambini di queste donne è nato sottopeso e il 4,4 per cento molto più piccolo di quanto ci si aspettasse, mentre il 4,3 per cento è nato prematuro. Ma attenzione: il rischio per la crescita fetale riguarda anche le donne che assumono alcol rispettando le linee guida sanitarie. Proprio per questo Janet Cade, autore della ricerca su alcol e gravidanza e professore universitario della facoltà di Scienze e Nutritione di Leeds ha ammonito: “Dal momento che la gravidanza è un momento così speciale per le donne, sarebbe ragionevole per chi sta pensando di rimanere incinta, evitare l’alcol per quel periodo“.

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Sta alla libertà di ogni donna la decisione di smettere di bere o no durante la gravidanza, ma questa nuova ricerca evidenzia l’importanza di agire con responsabilità, consapevoli della vita che si porta in grembo e delle gravi conseguenze che ad essa si possono recare.

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