Sindrome premestruale, come combatterla? Svelato il ruolo degli ormoni

La maggior parte delle donne non sono influenzate dai cambiamenti ormonali del ciclo mestruale, ma circa il 20% delle donne soffre della sindrome premestruale o del disturbo disforico premestruale, una forma più grave che colpisce circa il 5% delle donne in età riproduttiva ed è classificato come un disturbo dell’umore caratterizzato da sbalzi d’umore, irritabilità, ansia, tensione e depressione nella seconda metà del ciclo.

LEGGI ANCHE:

I sintomi di solito migliorano dopo che le mestruazioni sono cominciate, ma negli ultimi anni sono stati individuati diversi rimedi efficaci: per ottenere gli effetti migliori conviene mettere a riposo l’attività ovarica, assumendo la pillola anticoncezionale. Nei casi più gravi, invece, si può ricorrere anche a farmaci antidepressivi, mentre chi invece non vuole abusare di farmaci e ormoni può assumere integratori di calcio e magnesio e praticare tecniche di rilassamento.

Secondo i dati di una ricerca presentata nei giorni scorsi al congresso dell’European College of Neuropsychopharmacology (ECNP) di Barcellona, gli ormoni sono una variabile fondamentale della sindrome premestruale nella sua forma più grave. Lo studio – condotto da Inger Sundström Poromaa, professore di Ostetricia e Ginecologia presso il Dipartimento della salute di donne e bambini dell’Università di Uppsala , in Svezia – sottoposto 15 donne che soffrivano della sindrome a una risonanza magnetica funzionale (fMRI) durante le fasi follicolare e luteale del loro ciclo mestruale; inoltre sono state sottoposte a un test di elaborazione emozionale relativo al controllo dell’ansia.

I risultati hanno dimostrato che quando le donne sono state esposte all’elaborazione emotiva, hanno mostrato una maggiore attività della regione del cervello dell’amigdala, attinente al controllo dell’ansia. Questa attività era altamente correlata con una fase follicolare molto bassa. “La nostra interpretazione di questi risultati è che le donne che soffrono della sindrome premestruale sono davvero iper-sensibili anche a bassi livelli di progesterone, ha spiegato il professore.

Foto by Twitter

Impostazioni privacy