Salute: divieto totale di fumare a scuola e in macchina

Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, presenta al Consiglio dei ministri un nuovo disegno di legge chiamato “Disposizioni in materia di sperimentazione clinica dei medicinali, di riordino delle professioni sanitarie e formazione medico specialistica, di sicurezza alimentare, di benessere animale, nonché norme per corretti stili di vita”: se il documento sarà approvato allora stop totale di sigarette nelle scuole. Già da dieci anni c’è il divieto anti-fumo nelle classi, nei corridoi e nei bagni, ma ora non si potrà fumare neanche nei luoghi all’aperto compresi nell’area della scuola e quindi il cortile ed eventuali balconi presenti. Studenti e professori dovranno arrendersi e accendere la sospirata sigaretta solo dopo aver oltrepassato la porta principale dell’istituto.

Inoltre il provvedimento, conosciuto anche come “Ddl Lorenzin”, fa riferimento al divieto di fumare in macchina in presenza di minori o donne incinte né in sosta, né in movimento. I ragazzi non potranno neanche rimediare con le sigarette elettroniche visto che la vendita è vietata ai minori di diciotto anni e adesso le confezioni dovranno avere delle precise indicazioni, come quelle del tabacco classico, comprese alcune frasi sulla possibilità di sviluppare dipendenza. E le sanzioni? Fumare a scuola può costare da 100 a 6mila euro, mentre vendere sigarette elettroniche ai minorenni oscilla dai 1500 ai 9mila euro.

Secondo gli esperti questa nuova legge aiuterà i ragazzi a non diventare dei fumatori: funzionerà davvero? Il tabaccologo Giacomo Mangiaracina, presidente dell’Agenzia nazionale per la prevenzione, spiega al Messaggero: “Un gran numero di ricerche scientifiche dimostra che i ragazzi che studiano in istituti dove è totalmente bandito il fumo sono meno inclini ad avvicinarsi alle sigarette. I numeri parlano chiaro: se dalle elementari al liceo non si fuma e si ricorda di non fumare, nella testa di molti ragazzi il messaggio passa“. A quanto pare l’educazione a scuola funziona e infatti così si riduce di almeno il 12 per cento la possibilità che i ragazzi abbiano una dipendenza dal fumo.

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