Liposuzione chimica, Basoccu: “La novità? Sta nelle sostanze usate”

Liposuzione chimica. Sembra essere questa la nuova arma letale contro la tanto odiata cellulite. Questo tipo di liposuzione, privo di rischi e che si fa in ambulatorio, è chiamata anche intralipoterapia e si effettua con l’infiltrazione di particolari soluzioni acquose capaci di provocare lo scioglimento delle cellule di grasso. Abbiamo chiesto a Giulio Basoccu, medico chirurgo specializzato in chirurgia plastica e ricostruttiva, di spiegarci qualcosa in più su questo trattamento. Vediamo cosa abbiamo scoperto.

La pelle a buccia d’arancia è un vero e proprio incubo per le donne. Finora si è parlato di liposuzione chirurgica, un intervento invasivo, adesso l’intralipoterapia – la liposuzione chimica – sembra rappresentare un sogno per l’universo femminile. È realmente così?

“Dobbiamo dire che si è sempre cercata un’alternativa alle tecniche chirurgiche per trattare la cellulite e gli accumuli di grasso. Ed ecco ad esempio la classica mesoterapia, che in realtà è una liposuzione chimica, se così vogliamo chiamarla, effettuata con sostanze che vanno dai complessi vitaminici a sostanze chimiche o a base di gas in grado di rompere la cellula adiposa. Nel corso degli anni sono stati trovati vari sistemi per introdurre sostanze al di sotto della pelle capaci di avere un’azione lesiva nei confronti del grasso per poi farlo eliminare. La novità della cosiddetta liposuzione chimica sta nel tipo di sostanze utilizzate. Quelle impiegate per la mesoterapia tradizionale erano sostanze chimiche di varia natura che facevano un danno sulla cellula, cioè rompevano la membrana cellulare per consentire al grasso contenuto all’interno di riversarsi nel torrente circolatorio ed essere eliminato. Per la liposuzione chimica, invece, vengono utilizzate sostanze che hanno un’attività cosiddetta osmolare, ovvero in grado di attraversare le membrane senza danneggiarle. Una volta all’interno della cellula la riempiono e ne aumentano il volume finendo per romperla e consentendo al grasso di riversarsi nel torrente circolatorio. Le sostanze utilizzate per la liposuzione chimica sono meno aggressive, agiscono su un meccanismo fisico e non chimico. Non vanno a bruciare e a corrodere la membrana cellulare, ma lavorano in maniera un po’ diversa, entrando all’interno delle cellule e rompendole. Si tratta di un’attività molto efficace svolta da sostanze innocue, non tossiche, che non creano infiammazione e che non necessitano di un post-operatorio. Con queste sostanze è tutto più ‘naturale’ e di conseguenza si ha un post trattamento più ‘green’ e più rapido. È un trattamento che corrisponde un po’ alla cultura che si sta sviluppando anche in chirurgia estetica, ovvero quella del ‘green’, di trattamenti e attività che non siano aggressivi e che corrispondano il più possibile alla fisiologia naturale dell’organismo. Il concetto nuovo sta proprio qui”.

La liposuzione chimica non è un intervento chirurgico. Nessuna sala operatoria. Ma come funziona esattamente?

“Il trattamento si fa tranquillamente in un normale ambulatorio medico e consiste in piccole iniezioni sottopelle di quelle particolari sostanze osmotiche di cui abbiamo parlato, capaci di attraversare le membrane senza fare alcun danno e di rompere le cellule adipose. Non serve alcun tipo di preparazione particolare, di controllo o di esame”.

E quando si vedono i primi risultati?

“I risultati sono abbastanza rapidi, questo tipo di effetto è piuttosto veloce. Nell’arco di 4/5 sedute il paziente comincia già a vedere il buon esito. Parliamo quindi di un paio di settimane. Il risultato è tanto definitivo quanto più il trattamento porta via, rompe e fa sì che vengano rimosse le cellule adipose. È ovvio che la cellulite è un’infiammazione cronica e quindi va tenuta continuamente sotto controllo, non si risolve definitivamente, ma il grasso che viene eliminato è tolto”.

Dopo essersi sottoposti a liposuzione chimica si devono seguire dei particolari accorgimenti?

“Uno dei punti di forza di questo tipo di terapia è proprio quello di non avere poi particolari prescrizioni che ne limitino o ne condizionino l’utilizzo”.

Quanto può costare un trattamento del genere?

“Per quanto riguarda il costo, si tratta di una spesa variabile. Dipende da vari fattori, come la superficie, da quanto si fa e dalla situazione di partenza. Ma siamo nell’ordine delle centinaia di euro a seduta. E una seduta dura dai trenta ai cinquanta minuti circa. Il tempo di fare le infiltrazioni”.

La liposuzione chimica è prerogativa assoluta delle donne o interessa anche gli uomini?

“Questo trattamento aggredisce gli accumuli adiposi, che fondamentalmente sono legati a problemi di ritenzione idrica e quindi riguardano soprattutto le donne. Però si fa anche sugli uomini, in particolare sulla pancia, sulle cosiddette maniglie dell’amore e sui fianchi”.

E a proposito della fascia di età?

“Per quanto riguarda le donne è ormai molto bassa, perché si è molto abbassata la fascia di età in cui le donne accedono alla chirurgia estetica. Diciamo che oggi abbiamo pazienti anche di 18, 20, 25 anni, cosa che prima non accadeva. È anche vero che per ragioni sociali, culturali e anche di evoluzione pare che le donne abbiano più cellulite rispetto a prima. Senza contare il fatto che adesso le donne sono più attente e probabilmente si espongono di più”.

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