Il corpo di una Barbie è possibile?

Icona della bellezza ideale, ha incarnato l’immagine della femme fatale nella sua evoluzione femminile. Dalla casalinga degli anni ’60, alla contestatrice degli ’70, dall’esasperata ricerca del look nel decennio successivo fino alla professionista degli anni Novanta, la Barbie è sempre stata bellissima, curata e in ordine. Praticamente perfetta. O quasi.

I dati dimostrano l’enorme differenza tra le proporzioni di una donna media, in questo caso americana, e quelle della creazione della Mattel. Analizzando una Barbie a grandezza naturale scopriamo l’impossibilità fisica delle sue proporzioni: le probabilità di trovare le sue stesse misure nella popolazione normale corrispondono a 1 su 4,356,203,065.

GUARDA LE FOTO (infografica dal sito visual.ly e pubblicata da rehabs.com)

Ebbene si, la bambola diventata un idolo per tutte le bambine e considerata la perfezione da molti, in realtà avrebbe dei problemi con le sue parti del corpo. Analizziamo la Barbie da vicino:

– con un collo lungo il doppio e più sottile rispetto ad una donna media, la Barbie sembra impossibilitata a sollevare la testa.

– con un girovita molto stretto (più piccolo della testa) la Barbie ha spazio solo per metà fegato e una piccola parte di intestino.

– la Barbie ha un rapporto girovita-fianchi 0,56, mentre una donna media 0,80 e ciò significa che la misura del suo girovita corrisponde esattamente al 56%  della circonferenza dei fianchi.

– con un polso così stretto è impossibile chiedere alla Barbie di fare dei sollevamenti pesanti.

– le gambe sono per il 50% più lunghe delle sue braccia, mentre per una donna media questo dato si avvicina al massimo al 20%. Inoltre le gambe della Barbie sono molto più sottili con una circonferenza minima.

– con la caviglia così sottile e tutta la distribuzione del peso, la Barbie sarebbe costretta a camminare a quattro zampe.

A quanto pare ultimamente la Barbie è stata proprio presa di mira, infatti l’artista messicano Eddi Aguirre ha voluto ritrarla senza rossetto, ombretto, rimmel, blush, sbiancante per i denti e nessun lisciante per capelli. L’icona universale della bellezza ormai può rassicurare tutti che nessuno è perfetto.

Foto by visual.ly

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